L'Amministrazione di Cernusco sul Naviglio nega "buchi" sui parcheggi a pagamento
La minoranza di Vivere Cernusco in Consiglio aveva rinfacciato all'Amministrazione il mancato incasso dal concessionario di oltre mezzo milione. La replica: "Va calcolata l'emergenza Covid"
Non ci sono "buchi" riguardanti i parcheggi a pagamento di Cernusco sul Naviglio. Una replica (fuori dal Consiglio comunale) alle accuse arrivate in aula dalla lista di minoranza Vivere Cernusco che invece ha calcolato che tra quanto incassato dalla società concessionaria e quanto sarebbe dovuto entrare nelle casse comunali ci sarebbe un disavanzo di oltre mezzo milione di euro.
Proroga del servizio di tre mesi
Dal 2019 la gestione del servizio di sosta a pagamento nei parcheggi pubblici di Cernusco è affidata a Tetris Easy Parking, a fronte della corresponsione di un canone concessorio annuo di 195.000 euro. Dopo una proroga di tre mesi la scadenza era prevista per il 31 gennaio 2023. Lunedì in Consiglio comunale Giordano Marchetti aveva chiesto cosa sarebbe successo, visto che non c'erano stati nuovi bandi.
L'assessore alla partita Alessandro Galbiati ha spiegato che era stata concessa un'ulteriore proroga di tre mesi (prevista da contratto), un tempo utile per calcolare la cifra che la società deve effettivamente corrispondere al Comune, a fronte della situazione emergenziale dovuta alla pandemia. Risposta che ha fatto infuriare Marchetti, sia per il nuovo ricorso alla misura della proroga, sia per il fatto che è stata concessa a un soggetto che a suo dire si sarebbe dimostrato inaffidabile nei pagamenti.
"Va tenuto conto dell'emergenza Covid"
Oggi, mercoledì 1 febbraio 2023, da Villa Greppi è arrivata un'ulteriore specifica:
A causa dell’emergenza Covid, Tetris ha chiesto al Comune una rinegoziazione del contratto, preferendo non ricevere un ristoro economico (come corrisposto ad altre realtà e altri gestori di spazi pubblici del territorio colpiti dall’emergenza) ma valutando opportuno confermare il proseguo del contratto di concessione per un periodo di ulteriori due anni, a fronte di un piano di rientro dei canoni concessori sospesi e delle garanzie fideiussorie richieste.
Stante il perdurare degli effetti della pandemia e il mutato contesto socio-economico, quello che sembrava un piano di rientro fattibile si è rivelato però insostenibile. Attualmente le parti hanno il dovere, sancito dalla legge, di prevedere un riequilibrio del piano finanziario della concessione.
L’Amministrazione ha quindi deliberato l’affidamento di un incarico professionale a un esperto esterno, al fine di valutare e riparametrale la cifra che la società deve effettivamente corrispondere al Comune, a fronte della situazione emergenziale dovuta alla pandemia. L’esito della valutazione, stabilirà il contributo effettivo che la società dovrà pagare al Comune e farà da base per la predisposizione del prossimo affidamento.
L’Amministrazione sottolinea inoltre di avere fin da subito scartato l’eventualità di riequilibrare il piano finanziario della concessione attraverso altre modalità, quali l’aumento delle tariffe, l’estensione dell’orario della sosta a pagamento o l’aumento del numero dei parcheggi a pagamento, interventi che sarebbero ricaduti sulla cittadinanza.