"Il primo atto della sindaca? La cementificazione di via Cevedale. Per questo sarà ricordata"
Cernusco Bene Comune non usa mezzi toni e attacca: "Un progetto che porta vantaggio solo ai privati"

Non ci sono andati leggeri gli attivisti i Cernusco Bene Comune che, pochi giorni dopo la comunicazione della decisione della sindaca Paola Colombo e della sua Giunta sul futuro di via Cevedale, hanno detto la loro su quella che hanno definito una scelta irresponsabile. "La sindaca verrà ricordata per aver cementificato questa parte della nostra Cernusco", hanno sentenziato.
La posizione di Cernusco Bene Comune
Si sono presi tempo per leggere nel dettaglio il comunicato diffuso dall'Amministrazione e argomentare punto per punto:
Dopo mesi di silenzio – interrotto solo dalle iniziative di informazione della nostra associazione che hanno portato alla luce le conseguenze della costruzione di nove palazzi sugli ultimi campi agricoli di Cernusco – l’Amministrazione annuncia la «conclusione di un capitolo dell’urbanistica cittadina aperto da tanti anni».
La decisione è stata rivendicata dalla Sindaca Paola Colombo come gesto di “concretezza e responsabilità”: nella visione di questa Amministrazione, evidentemente, distruggere per sempre importanti beni comuni, eliminare suolo fertile, cancellare ecosistemi che garantiscono regolazione ambientale e biodiversità, alterare il paesaggio, memoria identitaria del territorio, il tutto a favore di interessi privati è una scelta “responsabile” e “concreta”. E dunque difenderli e salvaguardarli per le generazioni future è irresponsabile e vacuo.
Scelte a vantaggio solo del privato
Si dichiara che «rispetto al progetto originario, le volumetrie sono state ridotte di un quarto» e che «vengono introdotte importanti opere pubbliche e tutti gli interventi di mitigazione possibili».
Ricordiamo che la riduzione delle volumetrie non elimina affatto gli impatti (anzi, a suo tempo fu la contropartita per eliminare l’edilizia convenzionata a vantaggio del profitto dei costruttori, elemento che nel comunicato della Sindaca viene omesso) e che le opere pubbliche definite “strategiche” consistono in parcheggi per 71 posti auto funzionali unicamente agli immobili costruiti, in 600 metri di pista ciclabile ed in un edificio di uso pubblico con destinazione funzionale ignota, mentre i “palazzi dipinti di verde” sono gli interventi di mitigazione con cui si baratta il bene comune.“Strategiche” sono quindi opere la cui unica funzione certa è alzare il valore degli immobili. Non è strategico, invece, salvaguardare risorse ambientali importantissime per il benessere delle persone. E nemmeno salvaguardare gli abitanti della zona, che ogni giorno fanno i conti con pesanti disagi nella mobilità e a ogni evento meteorologico estremo con allagamenti e problemi agli impianti idrici. Problemi che saranno aggravati dall’arrivo di più di cento ulteriori nuclei familiari e da almeno cinque anni di cantiere.
Città Spugna, parole senza spiegazione
La Giunta ammette la necessità di «un’ulteriore valutazione di soluzioni progettuali alternative» nella fase successiva del permesso di costruire: elementi fondamentali, come il patrimonio arboreo esistente – in particolare il pioppo monumentale – non erano stati adeguatamente considerati e saranno oggetto di «verifiche tecniche e fitosanitarie» solo a seguito delle nostre segnalazioni. Si evoca inoltre una generica “Città Spugna” come garanzia contro il rischio idraulico, senza dire in cosa consista realmente. Forse si preferisce tacere perché sarebbe stato paradossale dover dire che nelle Città Spugna uno degli elementi fondamentali è proprio incrementare le aree verdi. Per più di vent’anni i campi di Via Cevedale-Bassano sono stati oggetto di valutazioni, decisioni, provvedimenti: in tutto questo lungo e tortuoso percorso non una decisione è stata presa a favore dell’ambiente.
Saranno ricordati per questo
Ed oggi Il primo atto della sindaca Paola Colombo e della sua Giunta è stata la cementificazione di via Cevedale e per questo saranno ricordati. È necessario un deciso cambiamento di rotta, concreto e non solo dichiarato, e per questo continueremo a batterci e a informare e coinvolgere i cittadini. Per riequilibrare quella bilancia che pende ancora decisamente troppo a favore dell’interesse privato. Serve la forza, il sostegno e il contributo di tutti coloro che hanno a cuore il bene della città di Cernusco, della sua comunità e del suo futuro. Ringraziamo tutti coloro che sono stati al nostro fianco in questi mesi e che lo faranno anche in futuro.