Il presidio di Libera Martesana intitolato ai gemellini Asta: lo hanno scelto oltre 440 studenti
Dopo un percorso di studio e approfondimento, gli studenti della Martesana sono stati chiamati a scegliere il nome del sodalizio impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata
Da questa mattina il presidio di Libera Martesana ha un nome. A sceglierlo sono stati gli studenti delle scuole dell'Adda Martesana, dopo un percorso di riflessione che li ha portati a conoscere e studiare la storia di sei vittime innocenti di mafia. Alla fine la scelta è ricaduta sui gemelli Giuseppe e Salvatore Asta, uccisi a soli 8 anni, vittime collaterali di un attentato di Cosa Nostra a un magistrato siciliano.
Intitolato il presidio di Libera Martesana



Nella mattina di oggi, mercoledì 4 giugno 2025, dalla sala Giunta del Comune di Melzo e in collegamento con le scuole dell'Adda Martesana, il referente di Libera Martesana Antonio Brescianini, la coordinatrice scuole Giacinta Coriale, l'assessore alla Legalità melzese Francesca Moratti, la collega cernuschese Debora Comito e il sindaco di Melzo Antonio Fusè, hanno comunicato l'esito del percorso didattico che ha visto il coinvolgimento di oltre 440 studenti delle scuole del territorio.
La scelta del nome
Il grosso del lavoro lo hanno fatto i ragazzi delle medie Margherita Hack e Montalcini di Cernusco, e del comprensivo Mascagni di Melzo e Liscate. Loro hanno studiato, analizzato e realizzato delle schede sulla vita di sei giovani vittime di mafia: Francesco Vinci (anni 18), Gelsomina Verde (anni 22), Cristina Mazzotti (anni 18), Graziella Campagna (anni 17 anni), Gaetano Marchitelli (anni 15) e i gemelli Asta. Attraverso un Google Form è stata aperta la votazione cui hanno preso parte scuole di tutta la Martesana (Melzo, Cernusco, Liscate, Pessano, Pioltello, Rodano e Settala) con la scelta che è ricaduta sui due bambini vittime della mafia siciliana.
Il percorso in mostra
Ringraziamo le dirigenti scolastiche, gli insegnanti e i ragazzi per il grande lavoro svolto. Tutti gli elaborati e i lavori diventeranno parte di una mostra itinerante che intendiamo realizzare prossimamente.
ha spiegato Coriale, cui ha fatto eco Brescianini che ha sottolineato come il coinvolgimento delle scuole sia alla base di un percorso di legalità e di contrasto all'infiltrazione della criminalità organizzata.
Tra i ringraziamenti quello della dirigente scolastica dell'Ic Mascagni di Melzo Laura Pecorini che ha ricordato come l'impegno degli studenti non sia stato fine a se stesso, ma parte di un percorso di riflessione sull'esistente, su ciò che circonda i ragazzi, affrontando anche argomenti crudi e difficili come la morte di giovani per mano della mafia.
Abbiamo riflettuto sul presente, ma con uno sguardo di speranza, nella consapevolezza che il sacrificio di queste persone non sia stato vano
ha commentato la preside. In collegamento online anche Lorenzo Frigerio, referente di Libera Lombardia, che ha sottolineato l'unicum della scelta di intitolare il presidio della Martesana attraverso un percorso partecipativo che ha messo in primo piano i ragazzi.