Il preside Claudio Mereghetti contro il video dei Club Dogo, girato a Cernusco sul Naviglio
Il dirigente, pronto a tuffarsi in politica: "Abbiamo banalizzato e sponsorizzato l'uso delle droghe!"
Un appoggio dell’Amministrazione di Cernusco sul Naviglio a un video che raffigura le case Aler di via Don Sturzio come una periferia degradata. Il preside Claudio Mereghetti, dirigente dell’Istituto campanella che da poco ha annunciato l’imminente lancio di un nuovo progetto politico, è tornato sul video dei Club Dogo, gruppo rap giovanile, girato proprio in città una decina di mesi orsono, dal titolo "King of the Jungle".
Le bande giovanili e la prevenzione
Il tema è quello delle bande giovanili che si sono rese responsabili di episodi di violenza e vandalismi e che per questo negli ultimi tempi hanno creato più di un problema in città e non solo.
Mereghetti ha così stroncato alcune scelte fatte in passato:
Fare qualcosa per la città dove vivo: uno dei motivi più importanti che mi muovono, si sa, è la preoccupazione educativa per i giovani che la popolano.
Come preside, ma prima ancora come genitore, come nonno e cittadino. Una spinta forse decisiva me l’ha data la scoperta su You Tube di un video con un gruppo di ragazzi incappucciati.
Erano seduti davanti a un caseggiato troppo simile alle Gescal di via Don Sturzo, raggruppati sui gradoni, vestiti di nero. Intenti a fabbricarsi e a fumare le “canne”: droga, altro che educazione!
Il brano (“King of the Jungle”) è firmato dalla notissima formazione hip hop dei Club Dogo. È stato pubblicato a inizio 2024 e da allora visualizzato ben 4 milioni di volte.
Poi ho fatto la scoperta, nei “credits” del video: gli speciali ringraziamenti, tra gli altri, al Centro di aggregazione giovanile e al Comune di Cernusco.
"Abbiamo banalizzato e sponsorizzato l'uso delle droghe!"
Ma come: abbiamo prestato una parte del nostro territorio e dei nostri giovani per banalizzare e sponsorizzare l’uso delle droghe! Denaro e suolo pubblico.
Ho pensato che tutto l’impegno che ho profuso fino ad oggi sia ancora troppo poco… e che vada trasformata, amaramente, la preoccupazione formativa in urgenza amministrativa e politica.
Mi si dirà: è una provocazione. Come quando qualche tempo fa con uno spettacolo portato nelle scuole si chiedeva ai ragazzi di ripetere gesti e comportamenti dei nazisti e fu scandalo. Ma quella provocazione, per quanto abbia fatto discutere, aveva un senso pedagogico e un fine educativo: invitava chiaramente al disprezzo del nazismo, a rifiutarlo come modello da imitare, faceva comprendere ai ragazzi che scene simili non dovevano né potevano ripetersi.
Questo video, al contrario, studiatamente rivolto ai giovani che amano quella musica, genera solo desiderio di emulazione: e sullo sfondo non c’è una periferia degradata, c’è Cernusco, cisono le Gescal.
"E' questa la bella Cernusco?"
Ancora Mereghetti:
Se questa è la bella Cernusco, la “bella gioventù”, se questa è la generazione Cernusco, serve una Cernusco nuova: l’aggregazione giovanile non basta più; non educa e si presta a facili degenerazioni.
Come quelle delle raccapriccianti immagini girate, con avallo dell’amministrazione, sui gradoni delle nostre strade. Rappresentate come piazze di spaccio.
Qualche giorno fa ho assistito a uno spettacolo teatrale contro il gioco d’azzardo offerto alle scuole dall’Amministrazione e dalle Acli. Bello. A vederlo c’eravamo solo noi del Campanella e un gruppo di studenti dell’Ipsia.
Peccato, ma è la strada giusta. La buona Amministrazione, infatti, fa scelte che molto spesso fanno meno rumore, ma fanno bene. Se poi vengono 4.000.000 di clic meglio
Mi sfugge qualcusa, il video dei ragazzi è diseducativo mentre uno spettacolo, come si dice nell'intervista, "portato nelle scuole dove si chiedeva ai ragazzi di ripetere gesti e comportamenti dei nazisti e fu scandalo. Ma quella provocazione, per quanto abbia fatto discutere, aveva un senso pedagogico e un fine educativo: invitava chiaramente al disprezzo del nazismo, a rifiutarlo come modello da imitare" sarebbe cosa buona ? Non comprendo i parametri su quali si basano i ragionamenti del signor Mereghetti. Vedo il solito approccio censorio a convenienza
Io sono dell'opinione che i ragazzi sanno fare le loro scelte,anche quelle sbagliate. Mi spiego meglio. Drogarsi é sinonimo di mente debole e stupida. Ci sono molti ragazzi che non si drogano,perché non sono stupidi. Ma attenzione,perché la severitá é controproducente. Io la sostituirei con l'umanitá e la sensibilitá. Con il bene. La severitá non é manifestazione del bene,poiché la severitá costringe,e il bene,checcé se ne dica,non costringe mai. Degli esseri umani,oltre alla persona,va rispettata la carne. Le forme di violenza fatte a scopo educativo sempre violenza sono. Invece bisogna far riflettere i giovani,educarli a riflettere,perché da giovani si é impulsivi,sono molto istintivi i giovani,da una parte é un bene,e cela molta veritá che gli adulti si sono dimenticati,dall'altra parte é anche un male,e i giovani vanno educati a riflettere. La logica della punizione é fallimentare,perché incide nella carne della vittima delle punizioni,che prima o poi vivaddio si ribellerá e renderá la violenza subita. Le punizioni e la severità sono espressione di una mente stupida e deficente come quella di quelli che vanno a drogarsi.
Bisogna sorvegliare, monitorare e non utilizzare la becera frase " sono ragazzi" questi ragazzi diventeranno i genitori di domani e se in giro abbiamo questo mi auguro non ci sia un domani. bisogna essere severi. Abbiamo la fortuna di vivere in una cittadina tranquilla non permettiamo che il buonismo distrugga tutto