Il "no" alla violenza sulle donne parte dalle scuole: "Non calpestateci"
Studenti e docenti della media De Filippo di Brugherio protagonisti per il 25 novembre
La scuola secondaria di primo grado De Filippo di Brugherio ha gridato il suo "no" alla violenza di genere.
La De Filippo e la Giornata contro la violenza sulle donne
Il 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, è stata una delle occasioni in cui anche il plesso di San Damiano ha ricordato tutte le vittime di femminicidio e manifestato il suo dichiarato "no" alla violenza di genere in tutte le sue molteplici forme, da quelle reali, fisiche e verbali, a quelle virtuali che includono lo stalking e il revenge porn.
In qualità di comunità educante costantemente vigile ai bisogni dei suoi alunni, la scuola ha organizzato una serie d’iniziative già nelle settimane precedenti e partecipato attivamente a eventi promossi dalle politiche sociali in un’ottica di rete, che coinvolge istituzioni scolastiche, enti comunali e famiglia.
Il "Sasso dell'amore" e "Una rosa per la vita"
I giovani alunni e gli insegnanti della scuola hanno sviluppato due progetti e realizzato contestualmente due manufatti simbolo delle donne vittime di violenza: il "Sasso dell’amore" e "Una rosa per una vita".
Il primo è un sasso dipinto e decorato con frasi d’invito alla non violenza. Omonima è l’iniziativa di respiro nazionale che ha consentito d’instaurare una proficua collaborazione con istituzioni scolastiche e associazioni sparse per tutto lo stivale.
Il secondo ha impegnato i ragazzi nella creazione di rose rosse con semplici materiali di riciclo. Parte di esse è stata deposta presso la panchina rossa di piazza Virgo Fidelis durante il flashmob di lunedì 25 novembre, dove è stata installata un’amplificazione visiva dal titolo "Occhi aperti". "Il resto adornerà artisticamente il giardino interno del plesso in un perpetuo ricordo di queste innocenti vite - hanno spiegato dalla De Filippo - Ogni rosa, infatti, rappresenta una vita spezzata che la terra fatica a lasciare andare e il cielo ad accogliere. Custodite in questo spazio speciale non sfioriranno mai e ricorderanno anche ai più piccoli quanto male provochi la brutalità umana".
Il progetto “Una rosa per una vita” ha offerto un’occasione d’incontro tra la didattica e i principi di Educazione civica che la scuola deve impartire costantemente, al di là delle specifiche ricorrenze, e reso evidente il parallelismo tra la delicatezza pratica del tatto usato dai i ragazzi per la produzione dei fiori e quella del tatto in senso figurato, necessario ad ogni rapporto umano, soprattutto nei confronti delle donne. Il progetto è anche un elogio alla diversità: non esistono rose uguali tra loro, così come ogni donna è unicamente speciale nella vita.
Studenti "on air" in radio per sensibilizzare
Inoltre nel corso della scorsa settimana una piccola delegazione di alunni e docenti ha raccontato ai microfoni di Radio Freedom le attività messe in campo, per amplificare la sensibilizzare. Venerdì 22 novembre, poi, l’auditorium è stato luogo di riflessione e dibattito per l’intera comunità scolastica. In questa occasione alcuni ragazzi hanno intonato e accompagnato musicalmente dal vivo il toccante canto in lingua spagnola Rosa, que linda eres.
"In una prospettiva di continuità la scuola s’impegna ogni giorno dell’anno a diffondere messaggi di non violenza, a favorire lo sviluppo di relazioni affettive sane e consensuali e a offrire supporto e ascolto grazie a un apposito servizio - hanno concluso dalla scuola media della frazione - Fondamentale risulta anche la diffusione delle modalità di richiesta d’aiuto da attuare in caso di pericolo, dalla composizione del numero 1522 al 112, dalla denuncia ai Carabinieri all’esecuzione ripetuta del signal for help, fino al semplice richiamo visivo in casi estremi d’impossibilità a esporsi".