Il modellista di Vignate che ricrea la chiesa di Varallo: la storia di Sergio Boari
Una vita come fabbro e poi la passione per l'arte del modellismo: con i suoi pezzi di legno ha creato opere spettacolari

Con legno, traforo e tanta pazienza artigiana, Sergio Boari, ex fabbro di Vignate oggi modellista autodidatta, ha realizzato un sogno: la riproduzione in scala della chiesa di Santa Maria delle Grazie di Varallo, in Piemonte.
Una passione nata tra navi e monumenti
Un'opera dettagliata quella realizzata da Boari, che ha rappresentato la Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Varallo, frutto di anni di esperienza, passione e studio individuale.
"Non ho mai fatto corsi – ha raccontato Boari, nato nel 1957 – Ho imparato tutto da solo, grazie a libri, video e confrontandomi con altri modellisti".
Tutto è iniziato 15 anni fa, con i primi modelli di navi in miniatura, poi la passione è cresciuta fino a riprodurre chiese e monumenti, spesso legati al suo territorio d’origine. La vera svolta è arrivata durante il periodo più difficile: il lockdown.
Chiuso in casa, Boari ha trovato il tempo e la motivazione per dare vita al suo progetto più ambizioso: un plastico imponente, quasi due metri per uno e mezzo, alto un metro e trenta, che riproduce fedelmente la storica chiesa di Varallo.
"Lavoravo da solo, con il traforo - ha svelato - Le uniche uscite erano per recuperare il legno".
Il dono alla città di Varallo
Una volta terminata, l’opera è rimasta per mesi nascosta in casa, finché, grazie al supporto dell’amico Luigi Varisco e all’assessore alla Cultura di Vignate Debora Garrapa, è nata l'idea di donare il plastico alla città di Varallo.
"Abbiamo trovato grande disponibilità, in particolare dal dottor Silvio Brentazzoli, fin dalle prime mail per metterci d'accordo", ha spiegato Garrapa.
Nonostante le difficoltà legate alle dimensioni dell’opera, lunedì scorso Boari, il sindaco Diego Boscaro e il team sono partiti per consegnare il plastico, accolti da una cerimonia emozionante.
Un doppio dono: arte e comunità
Per il sindaco di Varallo, Pietro Bondetti, l’iniziativa rappresenta un doppio gesto:
"Non solo un’opera d’arte, ma un atto di gratuità, un gesto che illumina la comunità. La bellezza nasce dalle mani di chi crea e arriva a tutti".
Attualmente il plastico è esposto nel Municipio di Varallo, ma presto sarà visibile a tutti presso la Funivia del Sacro Monte, una delle attrazioni simbolo della città.
Un artista semplice, spinto dalla passione
Boari continua a lavorare con la stessa semplicità e umiltà di sempre, nella sua abitazione, circondato da legno, attrezzi e nuovi progetti.
"Mi chiamano maestro, ma per me è solo un hobby, lo faccio per passione e per il piacere di creare", ha concluso il vignatese, sorridendo.