Il Giorno della Memoria a Cernusco sul Naviglio nel ricordo dei sette deportati
Tradizionale e molto partecipata cerimonia di commemorazione alle pietre d'inciampo
Toccante e molto partecipata come sempre la cerimonia che si è tenuta a Cernusco sul Naviglio in occasione della Giornata delle memoria celebrata ieri, 27 gennaio 2024.
Le rose bianche
Il primo momento si è tenuto alle 15 con la cerimonia della posa delle rose bianche sulle pietre d’inciampo cernuschesi. Si è partiti da via Marcelline dove c'era la casa di Virginio Oriani e si si è proseguiti in corteo fino in via Cavour dove invece abitava Roberto Camerani. Alla manifestazione hanno preso parte anche due membri del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, l'Anpi e il presidente della Consulta giovani.
I deportati cernuschesi
Il 18 dicembre 1943 sei giovani cernuschesi considerati sovversivi (oltre a Camerani e Oriani, Ennio Sala, Quinto Calloni, Angelo Ratti e Pierino Colombo) furono deportati nei campi di concentramento tedeschi.
Oriani e Colombo due non tornarono mai più. Camerani, decenni dopo la sua liberazione, iniziò una intensa attività di divulgazione nelle scuole.
Adele Camerani, figlia di Roberto, ha invitato a osservare un momento di silenzio pensando alle famiglie di coloro che non sono tornati, che sono state condannate a un'assenza.
Il sindaco Ermanno Zacchetti ha riflettuto sul fatto che in alcune circostanze gli eventi della storia colpiscono le storie delle persone e le stravolgono.
Le altre iniziative
Dopo la cerimonia delle rose bianche la celebrazione della Giornata della memoria è proseguita. Alle 16 in piazza Matteotti si sono tenute le letture dal libro "Ognuno muore solo" di Hans Fallada sulle note della Banda & Majorettes de Cernusc.
Alle 21 alla Casa delle Arti si è esibito il coro Kol Hashomrim che ha proposto musica, racconti e testimonianze, un viaggio nella cultura ebraica.