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Il Don Gnocchi raddoppia a Melzo: nella nuova sede nasce un centro riabilitativo

Ieri, martedì, ha aperto le porte il nuovo centro della fondazione che si è spostato dal Cpa all'edificio che ospita anche la scuola di via Bologna e il Cdd

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Una nuova sede per la  Fondazione Don Gnocchi a Melzo, più ampia, più moderna e in grado di fornire servizi all’avanguardia all’utenza, con l’obiettivo manifesto di ridurre la lista di attesa di chi ha bisogno di accedere alle terapie e alle cure anche con il Sistema sanitario nazionale. A partire da ieri, martedì 3 giugno 2025,  infatti, il Don Gnocchi ha lasciato i locali del Centro polivalente anziani di piazza Berlinguer per trasferirsi nella nuova "casa" di via Mascagni, all’interno dell’edificio che accoglie anche il Centro diurno disabili.

Cresce la presenza del Don Gnocchi a Melzo

Non si tratta di un semplice trasloco, ma di un potenziamento della proposta sulla città e di conseguenza sul territorio della Martesana, visto che il centro di Melzo è un punto di riferimento per tutti i Comuni della zona specialmente per le attività riabilitative che coinvolgono i bambini. Si passa dai circa 200 metri quadrati di ambienti disponibili presso il Cpa ai quasi 500 di via Mascagni, con un ripensamento degli spazi interni che ha permesso di realizzare due studi per la logopedia, due palestre per la riabilitazione adulti e altrettante per la psicomotricità, due ambulatori medici e altrettanti spogliatoi a servizio dei pazienti. Insomma, un mini centro riabilitativo che vedrà la presenza degli operatori che già lavoravano su Melzo «potenziati" da nuovo personale per rispondere alla crescente richiesta.

Una delle ricadute positive che puntiamo ad avere immediatamente è la riduzione delle liste di attesa per chi necessita di visite e terapie, sia da privato che con il Sistema sanitario nazionale. Gli spazi del Cpa non erano più adeguati al servizio che già erogavamo. La nuova struttura ci consente anche maggiore riservatezza e agio per i pazienti

ha spiegato il responsabile di struttura territoriale della Fondazione, Francesco Lastilla.

Una convenzione di lunga durata

La convenzione sottoscritta con il Comune di Melzo è di nove anni più altri nove, rinnovabili per una terza volta: insomma una collaborazione ormai quarantennale che si intende proseguire per lungo tempo. La coordinatrice del centro resta la stessa, Roberta Mapelli, come invariati sono i contatti telefonici e mail. Gli utenti dovranno solo abituarsi al trasferimento nella nuova sede che già ospita il Cdd ed è adiacente alla scuola primaria Saint Exupery (il cui ingresso è però su via Bologna).

Un impegno che l’Amministrazione comunale ha voluto portare a termine nonostante le difficoltà incontrate in questi anni. Perché, almeno nei progetti, il trasloco sarebbe dovuto avvenire ben prima. A complicare la situazione la bufera del luglio 2023 che aveva danneggiato pesantemente l’edificio, richiedendo nuovi interventi di sistemazione. Poi le lungaggini burocratiche per l’accreditamento con Ats, ma alla fine l’obiettivo è stato centrato.

Il tema parcheggi

Restano ancora da sistemare alcuni dettagli, come la questione parcheggi che sarà oggetto di studio insieme al comandante della Polizia Locale Ugo Folchini per verificare la possibilità di realizzare qualche stallo destinato ai pazienti disabili.

Abbiamo voluto riconfermare fortemente la collaborazione che lega la nostra città alla Fondazione Don Gnocchi, consapevoli del valore che l’attività di questa realtà porta a Melzo - ha spiegato il sindaco Antonio Fusè - I locali del Cpa non erano più idonei e abbiamo colto l’occasione offerta dalla riqualificazione del plesso di via Bologna per predisporre spazi più ampi e confortevoli per un’attività che, specialmente con i bambini, è una necessità stringente del nostro territorio.

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