Bilancio

Il credito non è più esigibile, il Comune di Pozzo D'Adda si è dimenticato... 270mila euro

Il sindaco Andrea Villa ha presentato il primo bilancio della sua Amministrazione, ma i conti non tornano.

Il credito non è più esigibile, il Comune di Pozzo D'Adda si è dimenticato... 270mila euro
Pubblicato:

Il Comune aveva un credito da 270mila euro nei confronti di alcuni cittadini, ma il sindaco Andrea Villa ha scoperto che non è più esigibile. Lo ha ammesso lo stesso primo cittadino in occasione del Consiglio comunale convocato martedì 29 novembre 2022.

Un credito da 270mila euro, che però non è più esigibile

Un vero e proprio «tesoretto», che però non entrerà mai nelle casse comunali. Lo ha spiegato il sindaco Villa durante l'ultima seduta del parlamentino, quando ha presentato il primo bilancio di previsione del suo mandato. Ma ha ammesso: "La tentazione di portare le chiavi del Municipio al prefetto è stata grande".

Ecco le sue parole:

«Non è stato facile capire come mai questa somma non è mai entrata nelle casse comunali - ha spiegato - La cifra era il contenuto di diverse cartelle esattoriali emesse tra il 2019 e il 2021. In quegli anni, alcuni cittadini, infatti, non erano risultati in regola con i pagamenti di Imu e Tari. L’allora responsabile finanziario del Comune, dopo aver inviato ai morosi l’avviso di accertamento, non ha mai accettato alcuna mediazione. Così i cittadini hanno intrapreso vie legali, e sette ricorsi sono arrivati fino al giudice della Commissione tributaria, davanti al quale il nostro Comune non si è mai costituito in giudizio. In questo modo il Tribunale ci ha dato regolarmente torto, impedendoci di recuperare anche solo parte della somma e obbligandoci persino a pagare le spese legali, per un valore di circa 8mila euro. Per l’appello c’era tempo fino a 6 mesi dalla sentenza, ma i termini sono ormai scaduti».

Il precedente bilancio era sovrastimato

Non è l'unica sorpresa in cui il primo cittadino si è imbattuto durante la compilazione del bilancio 2022-2024. Entrate e uscite del precedente atto erano infatti sovrastimate, obbligando Villa a fondare il futuro del paese sui soldi del Pnrr e quelli già certificati e documentati dalle entrate attuali. Una situazione che anche la minoranza ha definito "seria e drammatica".

«Abbiamo destinato 80mila euro per coinvolgere alcuni tecnici, tra cui anche un legale, per una ricognizione puntuale e precisa sui 12 piani di lottizzazione attualmente aperti - ha aggiunto il primo cittadino - Grazie al loro lavoro, cercheremo di capire lo stato dei lavori, chiuderne il più possibile e capire se il Comune possa richiedere qualcosa, anche in termini di opere accessorie, alle ditte coinvolte».

Seguici sui nostri canali