Il caso in Tribunale

Il Comune si "dimentica" di avere 2.400 metri quadrati di terreni. E ora rischia di perderli

A Brugherio gli utilizzatori di alcuni appezzamenti di proprietà del Municipio hanno avviato l'iter per intestarseli per usucapione

Il Comune si "dimentica" di avere 2.400 metri quadrati di terreni. E ora rischia di perderli
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Da ormai un quarto di secolo quei terreni sono diventati una sorta di "propaggine" delle loro proprietà, utilizzati a fini agricoli e per coltivare vari vegetali per l’autoconsumo familiare. Tuttavia non si parla dei classici appezzamenti da pochi metri quadrati, come quelli che di solito danno in utilizzo ai pensionati molti Comuni, visto che sommando le diverse superfici dei lotti in questione si arriva a circa un totale 2.400 metri quadrati di superficie complessiva.

I terreni che il Comune rischia di perdere per usucapione

Ora il Municipio di Brugherio, che è proprietario effettivo delle aree verdi in questione, rischia di dover dire loro addio per sempre. Motivo? Coloro che le coltivano da lungo tempo hanno infatti promosso un procedimento al Tribunale di Monza, con il quale hanno chiesto ai giudici il riconoscimento del possesso per usucapione, che il Codice civile prevede che scatti superati i vent’anni di utilizzo senza che il legittimo titolare (in questo caso l’Amministrazione comunale) ne chieda la restituzione.

La vicenda è finita in Tribunale

Come andrà a finire è presto per dirlo: pochi giorni fa il Municipio (che ha ereditato la "patata bollente" dalla passata Amministrazione Troiano) ha stanziato circa 1.500 euro per pagare l’incarico a un architetto che, in qualità di consulente tecnico di parte, affianchi il Ctu nominato dal Tribunale di Monza, presso il quale il fascicolo è stato aperto.

In attesa dell'esito del procedimento

I tre terreni al centro della vicenda si trovano in via Don Milani, a ridosso della stazione elettrica di Terna, prospicienti le altrettante villette dei brugheresi che li usano. Nel corso del tempo sono stati recintati, mantenendo la destinazione d’uso originaria e quindi senza commettere abusi edilizi legati a un uso contrario alle norme del Piano di governo del territorio. Tuttavia quella lunga striscia di terreno poi divisa e delimitata non era loro. E non lo è ancora, in attesa di capire l’esito della causa in corso.

Zucchine e insalata... indigeste

I promotori dell’iter legale ritengono di utilizzare i tre terreni non confinanti tra loro in maniera ininterrotta da più di due decenni e quindi di aver maturato il diritto di proprietà per usucapione, alla luce anche della presenza delle recinzioni che potrebbero diventare delle frecce al loro arco. Il tutto senza che nessuno dal Municipio abbia fatto notare loro l’uso improprio delle aree, chiedendone la restituzione. Insomma, zucchine, insalate e pomodori rischiano di trasformarsi in un "boccone amaro" per Villa Fiorita.

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