Il Comune "boccia" l'oasi felina Milena
L'Oasi Milena sarebbe dovuta sorgere in via dei Dossi 1, ma dopo due anni di interlocuzioni il Comune ha dovuto bocciare la richiesta.

Un’Oasi Felina dietro il cimitero di Fara Gera D'Adda? Dopo due anni si ferma il progetto di "Oasi Milena", con le volontarie sul piede di guerra contro l’Amministrazione comunale.
Volontarie sul piede di guerra contro il Comune
A denunciare l’accaduto attraverso un lungo videomessaggio sono state, nei giorni scorsi, le tre volontarie che due anni fa hanno costituito l’associazione "Oasi Milena": Gianna Di Noto, presidente, Claudia Mineri e Nicoletta Romualdini.
Un paio d’anni fa ho comprato, a mie spese, il terreno dietro il cimitero di Fara Gera d'Adda, con l’obiettivo di metterlo a disposizione come oasi felina" ha raccontato per prima Mineri, che si è dunque rivolta a Di Noto per costituire l’associazione. "Il Comune ci ha tenuto in sospeso, garantendoci il suo appoggio, per due anni, salvo poi trovarci di fronte, la settimana scorsa, a un diniego. Questo per via del vincolo della zona cimiteriale, che dovrebbe distare almeno cinquanta metri: un vincolo che avevamo chiesto di togliere, e in merito al quale più volte il sindaco ci aveva rassicurato, promettendoci di risolvere la questione entro il 28 maggio.
L'associazione non si ferma, volontarie pronte a chiedere i danni
Il tutto, fa notare sempre Di Noto, si è arenato dopo un post pubblico della pagina "Cronache di Fara", attraverso cui il capogruppo di opposizione Gianni Filotto ha fatto notare l’impossibilità di realizzare un’oasi felina così vicino al cimitero.
"Chi ha creduto in noi, ovviamente, ha manifestato solidarietà e fiducia nel nostro progetto, ma il 22 maggio il Comune ci ha comunicato il proprio diniego, rendendo inutili tempo, energie e risorse spesi in questi due anni. Non aggiungo altro perché avremo modo di approfondire le ragioni e quantificare i danni subiti in sede legale" ha concluso Di Noto, che ha comunque ringraziato i faresi che hanno sostenuto l’associazione, e ha nel mentre dato il via a una raccolta firme a sostegno dell’oasi felina farese.
Al contempo, la promessa di aprire l’oasi non a Fara, ma altrove.
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