Il Comune a caccia di vigili apre a stranieri e rifugiati
Il bando del Municipio di Fara Gera d'Adda per l'assunzione di due nuovi agenti ha sollevato qualche perplessità
Il Comune di Fara Gera d'Adda, alla ricerca di nuovi agenti della Polizia Locale, emette un bando aperto anche a stranieri e rifugiati: perplessità al riguardo dall'ex consigliere Gianni Filotto.
Il caso del bando per la Polizia Locale
A raccontarlo sono i colleghi di Prima Treviglio. Gianni Filotto, ex consigliere comunale e titolare della pagina Facebook "Cronache di Fara Gera d’Adda", ha sottolineato nei giorni scorsi l’incongruenza del bando, che offre la possibilità di candidarsi anche a stranieri e rifugiati. La questione è stata sollevata da Filotto proprio all’interno del suo gruppo Facebook, che gode di ampia visibilità in paese. Qui l’ex consigliere comunale ha segnalato come un decreto del 1994 ancora in vigore riservi ai cittadini italiani lo svolgimento di compiti che implicano l'esercizio di pubblici poteri e funzioni. Impossibile, dunque, aprire alle candidature di stranieri e di "cittadini di Paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria", come invece riportato all’interno del bando recentemente emesso dagli uffici comunali al fine di assumere due nuove figure nel proprio organico.
"Occorre modificare il bando"
"Riteniamo che il Comune debba correggere i requisiti e modificare il bando, riportando il concorso al rispetto della normativa vigente - ha dichiarato Filotto, che ha presentato anche una richiesta scritta agli uffici del Comune nei giorni scorsi - Gli uffici non possono infatti seguire per i vigili, che sono anche agenti di pubblica sicurezza, gli stessi criteri applicabili per l’assunzione di altre figure professionali dell’ente".
Diversa (in parte) la posizione del sindaco
Leggermente diversa invece l’interpretazione data dal sindaco Raffaele Assanelli, che pur essendo estraneo alla stesura del bando (realizzata e pubblicata dagli uffici e non dalla parte “politica” dell’ente) ha difeso l’operato dei dipendenti comunali.
"A parte che qui si ragiona sul nulla, perché sicuramente nessun rifugiato parteciperà e vincerà il concorso, riconosco che quanto dice Filotto sia quasi vero - ha dichiarato il primo cittadino - Infatti è vero che gli agenti di pubblica sicurezza debbano per forza essere italiani, ma non è automatico che un vigile diventi agente di pubblica sicurezza: ciò non è immediato, è un incarico conferito dal prefetto su richiesta del sindaco. Entrambi gli agenti attualmente in forza al nostro Comune, infatti, sono stati in precedenza (uno per un paio d’anni, l’altro per quattro) vigili pur senza essere agenti di pubblica sicurezza. Ciò nondimeno, i nuovi vigili che assumeremo diventeranno agenti di pubblica sicurezza, non immediatamente, ma a tempo debito. In ogni caso so che Filotto ha scritto all’ufficio del Personale del Comune e riceverà risposta dallo stesso, essendo questo non un atto politico, bensì tecnico".