Passaggio di testimone

Il comandante della Polizia Locale va in pensione: "Cologno Monzese resta la mia casa"

Silvano Moioli lascia la guida del Corpo dopo quasi 40 anni passati in divisa

Il comandante della Polizia Locale va in pensione: "Cologno Monzese resta la mia casa"
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Entrato in Polizia Locale come semplice agente il 5 giugno 1986, quando il Comando era ancora in Villa Casati (era stato in precedenza un operaio metalmeccanico), ha poi iniziato la sua carriera sempre a Cologno Monzese, la sua città: prima la nomina a ufficiale dopo aver vinto un concorso, occupandosi di Polizia giudiziaria, verbali, infortunistica e viabilità, poi era arrivata quella a comandante, l'1 settembre 2007.

Quarant'anni in divisa

Quasi quarant’anni lungo i quali la professione si è notevolmente evoluta. Anche a livello lessicale, passando da vigili urbani ad agenti, senza tralasciare la questione tecnologica e l’ultimo "trasloco" nell’avanzato Polo della sicurezza di largo Salvo d’Acquisto, con la Centrale operativa che monitora strade, piazze e giardini grazie alle 150 telecamere installate e destinate a breve ad aumentare nuovamente. Un percorso lungo e complesso che ha vissuto sulla propria pelle, guidandolo e vivendolo in prima linea.

E' arrivato il momento della pensione

Silvano Moioli ha appeso il berretto al chiodo. Per lui, classe 1963, è giunto il momento della pensione, scattata ufficialmente l'1 aprile 2024. E con esso anche la necessità di voltarsi indietro, facendo un bilancio di quanto fatto, senza però tralasciare il presente e il futuro. Perché la vita va avanti anche senza divisa.

"Ricordo l’uniforme degli anni Ottanta - ha esordito - Indossavamo un giubbotto di pelle scomodissimo, freddissimo d’inverno, con sul petto la targhetta “vigile urbano”. Ora ogni agente in servizio sul territorio porta una dashcam, ha uno smartphone in collegamento diretto con la Centrale operativa e gestisce digitalmente con un tablet tutti gli atti che redige. Stiamo parlando di un altro mondo: ora abbiamo tutto, allora invece partivamo dal nulla".

Un colognese doc

Per Moioli essere colognese doc (abita nella casa dove è cresciuto suo nonno) è stato un valore aggiunto, ma è necessario tenere in considerazione anche l’altro lato della medaglia.

"Lavorare nella città in cui si è sempre vissuto aiuta molto, perché ti permette di conoscere in maniera approfondita il territorio - ha aggiunto - Tuttavia ti fa sentire ancora di più la responsabilità sulle spalle".

L'esondazione del Lambro

La stessa che ha alimentato il suo agire in occasione dell’esondazione del Lambro nel 2014. È questo il ricordo più indelebile, impossibile da cancellare o anche solo da mettere da parte per un momento.

"In occasione dell’alluvione del 2002, quando il 50% di Cologno finì sott’acqua, ci limitammo a spostare via via le transenne man mano che il livello saliva - ha ammesso - Dodici anni dopo le precipitazioni furono più violente, per la prima volta il fiume oltrepassò il ponte di via San Maurizio, ma con la Protezione civile ci ingegnammo per ridurre al minimo i danni. Ho in mente ancora le dighe con le assi di legno e i sacchi di sabbia che tirammo su in via Filzi, in viale Lombardia e in viale Spagna, aprendo i tombini, facendo defluire l’acqua nei condotti fognari e allagando in maniera controllata il cimitero di San Maurizio. Senza quegli interventi il Lambro sarebbe arrivato fino in centro città. Ci abbiamo messo tanto del nostro".

Il lavoro quotidiano

Sullo sfondo, però, c’è l’ordinario e il lavoro quotidiano che passano anche attraverso i numeri. Nel 2023 sono state accertate dal Comando 14.292 violazioni a norme del Codice della strada (in linea con gli anni passati): 676 per mancata revisione, 269 per l’assenza di copertura assicurativa dei veicoli, 105 per l’uso del cellulare alla guida, 55 per stato d’ebbrezza, 88 per patenti scadute o mai conseguite e 38, invece, per le cinture non allacciate.

Lo scorso anno sono stati 183 gli incidenti rilevati dalla Locale, dimezzati rispetto agli inizi del nuovo millennio. Il 15% ha coinvolto pedoni, segno di come la messa in sicurezza degli attraversamenti debba continuare. Ma Polizia Locale non fa rima solo con sicurezza stradale, basti pensare alle 139 comunicazioni di notizie di reato e ai controlli dell’Annonaria.

"Un know-how che non va disperso"

"Abbiamo accumulato un know-how che non va disperso e in questi ultimi mesi di servizio ho lavorato anche su questo fronte - ha concluso Moioli - La digitalizzazione diventerà sempre più la nuova frontiera: come Comando siamo per esempio già pronti ad avviare le notifiche delle infrazioni tramite cellulari. Cosa farò in futuro? Di certo non lascerò Cologno, che è e rimarrà la mia città. Con mia moglie, che anche lei a breve andrà in pensione, viaggeremo. Ma tornando poi sempre a casa. Ossia a Cologno".

Il successore di Silvano Moioli

Proprio ieri, martedì 2 aprile 2024, l'Amministrazione comunale ha ufficializzato il nome del nuovo comandante della Polizia Locale: si tratta di Fabio Scupola

 

 

 

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