Il cigno con le ali tarpate torna a volare FOTO

Era stato trovato sanguinante a Melegnano il 30 maggio.

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Può tornare a volare dopo due settimane il cigno con le ali tarpate trovato sanguinante a Melegnano lo scorso 30 maggio.

Il cigno con le ali tarpate tornerà a volare

Il cigno ritrovato pesto, sanguinante e con le ali tarpate il 30 maggio scorso nel pieno centro di Melegnano tornerà a volare nell’ex cava A58-TEEM di Vizzolo Predabissi che la Concessionaria ha riqualificato trasformando l’area utilizzata per l’estrazione di ghiaia in un’oasi ambientale. L’esemplare, una femmina adulta del peso di 15 chilogrammi e dal piumaggio candido, è stato, infatti, liberato oggi, lunedì 18 giugno, dai volontari dell’Enpa e del Grol sulle sponde del laghetto prospiciente il Casello che, negli ultimi due anni, s’è popolato di avifauna acquatica calamitando in zona centinaia di bird-watcher.

Il rilascio in natura

Al rilascio in Natura del cigno, avvenuto intorno alle 15, hanno partecipato i veterinari del Cras di Vanzago, che l’hanno curato, gli ornitologi locali, che si sono premurati di individuare un luogo adatto alla convalescenza, il vicesindaco Luisa Salvatori e personale di Tangenziale Esterna SpA e di Aurea Scarl. La sinergia instaurata tra medici, associazioni animaliste, Amministrazione di Vizzolo e Concessionaria di A58-TEEM ha permesso, dunque, di scrivere il lieto fine alla triste storia delle amputazioni e delle ferite inferte all’esemplare da qualcuno tanto crudele da volergli impedire di volare per sempre.

Un'ex cava di prestito

L’oasi ambientale prospiciente il Casello A58-TEEM (33 chilometri da Melegnano ad Agrate Brianza interconnessi con A1 Milano-Napoli, A35 BreBeMi e A4 Torino-Trieste) messa a disposizione da Tangenziale Esterna SpA e Comune sembra, del resto, davvero ideale per accogliere un cigno in convalescenza. Superato il passato prossimo (2013-2015) trascorso come cava di prestito usata, previo pagamento dei diritti di estrazione, dalla Concessionaria per rifornire di materiali edili i vicini cantieri, l’area sta vivendo, d’altra parte, un presente all’insegna della meta d’elezione per i bird-watcher lombardi.

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I primi avvistamenti di volatili

I primi avvistamenti di volatili registrati dagli appassionati risalgono, difatti, all’inizio del 2016 però, solo qualche mese, le osservazioni assumono carattere sistematico sull’onda dell’eco suscitata dalla presenza, documentata dagli iscritti a Carengione di Peschiera Borromeo, di rari cigni neri. Da allora il luogo, che, grazie a recinzioni e divieti, risulta preservato da possibili scorribande di cacciatori, ha assunto, presso i bird-watcher, una fama seconda sola a quella tributata all’ex cava di Pozzuolo Martesana prima riqualificata dalla Concessionaria e, in seguito, affidata al Wwf.

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