Il cassanese travolto da un pulmino è deceduto due giorni dopo
L'ultimo gesto di generosità: ha donato i suoi organi
La comunità di Cassano d'Adda è il lutto per la scomparsa di Stefano Cantù: l'uomo travolto da un bus si è spento dopo due giorni in ospedale.
Ha donato gli organi
Stefano Cantù (il primo a sinistra nella foto durante i festeggiamenti per i 15 anni della cooperativa Nazca Mondoalegre bottega equo solidale di cui era uno dei volontari) non ce l'ha fatta: si è spento a distanza di due giorni dall'incidente avvenuto mentre si trovava in bicicletta in viale Europa nel tardo pomeriggio di lunedì 16 settembre 2024.
Da sempre attivo nel mondo del volontariato, come ultimo gesto di generosità ha donato gli organi. Lascia una moglie e quattro figli. Avrebbe compiuto 76 anni a ottobre.
La caduta dalla sua bici, dopo l'impatto con il pulmino della linea Z309 Cassano-Trezzo, è stata purtroppo fatale. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi e anche l'operazione avvenuta all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dov'era stato trasportato, non è servita a salvarlo.
In città era conosciuto e stimato per il suo impegno nel mondo del volontariato, in particolare per l'attività prestata alla bottega del commercio equo solidale.
Stefano caro, prega per noi dal Paradiso dove sei ora, accolto da Gesù e da Maria Sarai sempre nel mio cuore Guido Giussani