acque agitate

Il Basket Brugherio risponde ai Diavoli Rosa e sulle palestre comunali scoppia la guerra

la carenza di ore in palestra sta scatenando una lotta intestina tra le società brugherese che chiedono il rispetto delle loro peculiarità ed esigenze

Il Basket Brugherio risponde ai Diavoli Rosa e sulle palestre comunali scoppia la guerra
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Come era facile immaginare, la carenza di spazi comunali destinati allo sport a Brugherio è deflagrata in una guerra tra poveri. Non da un punto di vista economico, ma di ore a disposizione per i propri allenamenti. Così dopo il duro sfogo del presidente dei Diavoli Rosa Alessandro Degli Agosti, è arrivata la replica piccata del Basket Brugherio. E la tensione tra società divampa.

Il casus belli Diavoli Rosa

Tutto è cominciato con la lettera aperta inviata alla Gazzetta della Martesana e resa quindi pubblica dal presidente dei Diavoli Rosa in cui, a seguito delle nuove assegnazioni di spazi alle società brugheresi, denuncia la decisione da parte della nuova Amministrazione guidata dal sindaco Roberto Assi di ridurre gli spazi a disposizione della società di pallavolo. Nella missiva veniva citato proprio il Basket Brugherio, società di neo costituzione che, secondo Degli Agosti, aveva ricevuto ore di palestra senza che venisse rispettato il regolamento comunale.

La risposta del Basket Brugherio

Come era lecito attendersi, il sasso lanciato non ha solo increspato la superficie dell'acqua, ma ha scatenato un vero maremoto. A fronte della lettera dei Diavoli Rosa, infatti, è arrivata in settimana la risposta del Basket Brugherio attraverso una missiva ancor più lunga dove si rispediscono al mittente tutte le accuse mosse (i pochi risultati sportivi e l'essere una società di recente formazione) e non solo. La dirigenza dell'Asd, infatti, ha anche attaccato i Diavoli Rosa tirando in ballo detti e non detti relativi alla precedente Amministrazione guidata da Marco Troiano. Insomma, come era facile aspettarsi, si è scatenata una vera guerra tra "poveri"  che non esclude colpi bassi, vendette trasversali e sassolini nelle scarpe che facevano male. E la polemica si è allargata ad altre società sportiva diventando un vero tutti contro tutti.

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Ma il problema sussiste

Quello che però resta il dato di fatto è che a oggi la carenza di spazi per le società sportive è una bomba pronta a esplodere. E forse l'unica soluzione possibile è trovare nuove palestre per non correre il rischio di impoverire un patrimonio che non è solo sportivo, ma anche sociale e di occasioni per i giovani della città.

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