I driver Esselunga manifestano di fronte alla sede di Pioltello: "Non ci fermeremo finché non ci ascolteranno"
Dito puntato contro l'assenza di sicurezza nei confronti degli autisti che effettuano il servizio di consegna a domicilio della spesa

Una cinquantina di persone con bandiere, striscioni e fumogeni ha protestato di fronte ai cancelli della sede Esselunga di via Giambologna a Pioltello. Una manifestazione organizzata da Filt-Cgil nell'ambito delle proteste per chiedere maggiore sicurezza e dignità per i driver del servizio di consegna della spesa a casa.
I lavoratori in sciopero
Una manifestazione rumorosa, colorata, ma composta, è quella che è andata in scena questa mattina, mercoledì 30 aprile 2025, a Seggiano di fronte al quartiere generale della catena di grande distribuzione. A guidare la manifestazione i referenti della Filt-Cgil Lombardia, con rappresentanze delle sedi milanesi, monzesi e bergamasche. Territori su cui insistono i centri di lavoro per i driver dell'ultimo miglio, ossia quei lavoratori che effettuano la consegna a casa della spesa.
Esselunga per garantire la spesa comoda ai suoi clienti, migliori le condizioni di lavoro e i salari dovuti alle lavoratrici e ai lavoratori driver in appalto nella sua filiera. Le lavoratrici e lavoratori dell’ultimo miglio rivendicano da giorni, anche durante la Pasqua, con vari presidi in tutta Lombardia le problematiche legate alla sicurezza di furgoni fatiscenti e non a norma, orari di lavoro massacranti, fuori da ogni normativa contrattuale e il mancato riconoscimento della mansione di facchinaggio per la consegna al piano ad oggi non retribuita
ha spiegato il segretario generale della Filt Cgil Monza Brianza Giovanni Riccardi .
Disparità contrattuali e di compensi
Tra le problematiche segnalate dai lavoratori c'è la richiesta della consegna al piano della spesa, un servizio fondamentale per la bontà del recapito della merce agli acquirenti, che però non è previsto all'interno del contratto dei driver che si trovano a svolgere lavoro di facchinaggio senza però che venga considerato da un punto di vista del compenso. Una disparità nei confronti di chi svolge lo stesso lavoro di driver e di consegna (l'esempio sono corriere Amazon) dove pur non dovendo portare i pacchi direttamente a casa percepiscono compensi maggiori rispetto agli autisti Esselunga.
Sono quasi 2 settimane che i lavoratori sono in sciopero, lavoratori che consegnano la spesa per conto di Esselunga assunti da tre aziende di logistica esterna. La vertenza riguarda le loro condizioni di lavoro disagiate sia per turnistica che per mole di lavoro e sicurezza. Escono anche due volte a giorno con furgoni stracarichi, molto oltre il consentito dai libretti di circolazione e in strada oltre a non essere garantita la loro sicurezza non è garantita neanche a chi utilizza le strade.
ha aggiunto Guglielmo Ruggiero, segretario del dipartimento merci di Filt Cgil Milano Lombardia
Esselunga deve farsi carico della sua responsabilità solidale nei confronti dei lavoratori delle aziende che ha in appalto. Non può far passare una narrazione per cui il sindacato sia quasi la causa dei lavoratori che vengono messi in cassa integrazione. Non ci fermeremo sino a quando questi lavoratori non avranno assicurata la sicurezza di poter tornare a casa dai propri cari.





