Per trent’anni ha lavorato nello stabilimento trezzese del Gruppo Cofle, società specializzata in prodotti per l’automotive. E ora che è stato costretto a fermarsi e restare a casa per motivi di salute, titolari e colleghi hanno trovato il modo per poterlo aiutare ad arrivare con tranquillità alla pensione. E’ la bella storia di Benedetto Santangelo, operaio 66enne residente a Bernareggio.
Una banca delle ore solidali per il collega in difficoltà
Su suggerimento dei sindacati, titolari e colleghi di lavoro hanno infatti deciso di creare una banca delle ore solidali all’interno dell’azienda. Si tratta di un accordo tra le parti che prevede la donazione su base volontaria e a titolo gratuito di ore di Par, i permessi annui retribuiti, in favore di un lavoratore in difficoltà. L’obiettivo era ottenere il monte ore necessario per far restare a casa Benedetto fino al raggiungimento della pensione, prevista per febbraio 2023. Ognuno ha fatto la propria parte: l’adesione tra i colleghi è stata significativa, mentre l’azienda ha integrato la quota mancante. E l’obiettivo è stato raggiunto.
Le parole dell’operaio: “Spero possa essere da esempio ad altri imprenditori”
Queste le parole dell’operaio:
“Mi avevano convocato in azienda, ero convinto che mi avrebbero licenziato – ha raccontato Benedetto – Invece titolari e sindacati mi hanno spiegato quello che erano riusciti a fare. Mi sono commosso, sono rimasto senza parole. Non so come ringraziarli, hanno aderito in tantissimi: colleghi operai, impiegati, dirigenti. Casi come il mio non sono così rari, spero che quanto fatto per me possa essere da esempio ad altri imprenditori”.