I Cavalieri templari esistono ancora e si sono presentati ai cittadini di Pozzo
Una serata tra storia e cultura a Pozzo d'Adda
Niente cavalli e spade, eppure mercoledì 26 aprile, uomini e donne dai bianchi mantelli hanno incontrato i cittadini di Pozzo d'Adda, per condividere la loro storia millenaria.
Una serata all'insegna della cultura
Durante la conferenza, tenutasi, grazie al patrocinio del Comune, presso la chiesa di Sant'Antonio Abate, e aperta da Don Fabio Coppini, si è parlato dell’attività dell’Associazione dei templari cattolici d’Italia. Il sodalizio ha origine dall’antico Ordine dei templari, nato nel 1019 sotto il nome di «Poveri commilitoni di Cristo del templio di Salomone», il primo ordine cavalleresco, riconosciuto nel 1028 dal Papa, che univa spirito cavalleresco e religioso, tramite l’osservazione della regola di Sant’Agostino: castità, povertà e obbedienza.
Principi e tradizione
Oggi i «cavalieri» e le «dame» sono laici e il loro obiettivo è quello di custodire la più grande reliquia della cristianità, la sacra sindone, ed il suo culto, e di diffondere il messaggio del Signore. “Organizziamo preghiere e camminate, cerchiamo di chiamare la gente a Cristo anche attraverso il proselitismo. Lo facciamo in modo radicale, poi ci sono tante altre vie- ha spiegato un referente dell’associazione- Ad oggi l’eccesso di scelte in fondo è nessuna scelta. Noi ne facciamo una e la seguiamo fino in fondo”. Il simbolo dei Templari infatti è la croce patente, che rimanda alla sofferenza, in cui il bianco dello spirito prevale sul nero della materia. Rappresentazione di quello che è il loro principio: Si arriva a Cristo attraverso il sacrificio di sè stessi. Al termine della conferenza, i ringraziamenti del referente Antonio Scarano al pubblico, che ha partecipato attivamente con domande e curiosità.