Un’eccellenza di Bussero comincia a farsi conoscere a livello europeo. È Marta Scaglioni, che è stata premiata dall’Unione europea con un Erc Starting Grant da 1,3 milioni di euro.
Il progetto di ricerca “Chroma”
Studiare sul campo gli attuali modelli di razzializzazione maghrebina attraverso un approccio dal basso che basi la comprensione delle identità razziali su specifici contesti sociali, politici e religiosi, al di fuori degli stereotipi del pensiero occidentale. È l’obiettivo per i prossimi cinque anni di Chroma (Chromatic Maghreb, Untangling the Complexities of Race in the Contemporary Maghreb), progetto scientifico dell’Università di Milano-Bicocca coordinato dall’antropologa busserese Marta Scaglioni, che è stata premiata dall’Unione europea con un Erc Starting Grant da 1,3 milioni di euro.
Un’eccellenza busserese
Classe 1986, milanese di origine, Marta Scaglioni è cresciuta e ha vissuto per tanti anni, fino al 2021, in viale Europa a Bussero. Ha frequentato la primaria e la media dell’Ic Monte Grappa.
Sono anni che lavoro su questo tema, anche su altri progetti europei. Lavoro su temi attuali sganciandomi dalle logiche italiane. Quello del progetto Chroma, infatti, è un argomento importante, soprattutto dopo il 2011 con le primavere arabe fino al 2023 quando è esploso il caso dei migranti subsahariani. Oltre a ciò, è un progetto a cui mi sono dedicata per permettermi di stabilizzarmi.
ha spiegato Scaglioni.
Il gruppo di ricerca
La razzializzazione è la tendenza a discriminare o segregare gruppi di individui sulla base di determinate caratteristiche individuate e percepite come diverse o inferiori. E con Chroma, Scaglioni e altri quattro ricercatori lavoreranno con l’obiettivo di approfondire i lessici, le grammatiche e le genealogie dei processi di razzializzazione maghrebini, tra Tunisia, Algeria e Marocco, partendo dalle esperienze vissute dalle persone.