Cento milioni di euro. E’ quanto approssimativamente è “piovuto” solo a Cernusco sul Naviglio grazie ai fondi Pnrr per finanziare investimenti di diverse opere. La parte del leone la fanno i privati, e in particolare la gigafactory dell’idrogeno di De Nora e Snam, ma importanti sono anche gli interventi pubblici.
Il nuovo asilo nido comunale
Per quanto riguarda il Comune, l’investimento principale è quello del nuovo asilo nido “Il giardino dei colori”, aperto lunedì ai nuovi piccoli utenti dopo essere stato inaugurato a marzo in occasione della Fiera di San Giuseppe, rispettando perfettamente i tempi del cronoprogramma. In questo caso il contributo arrivato è di 2,2 milioni.
Sempre per la parte pubblica, un secondo investimento è quello per il nuovo stadio del rugby. In questo caso a ottenerlo è stata la Federazione italiana rugby, che lo ha investito per il nuovo prestigioso impianto di via Buonarroti, un’opera 4,8 milioni, di cui 3,3 ottenuti dal Pnrr. Contempla un campo in erba sintetica e un edificio costruito secondo i principi dell’edilizia a minimo impatto ambientale e dotato di una terrazza per il pubblico, una club house, magazzini e spogliatoi. A tutto ciò si aggiunge un secondo campo polivalente in erba sintetica che può essere utilizzato non solo per la palla ovale.
“Fatta la nostra parte”
Così l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Mancini:
Per quanto riguarda la nostra parte tengo a evidenziare il fatto che mediamente i progetti degli enti pubblici finanziati dal Pnnr sono al 30% della loro realizzazione, mentre noi, siamo al 100%.
Ciò è anche frutto della grande capacità del Comune di “mettere a terra” determinati progetti. Significa insomma che se ci fossero più investimenti nel locale, si potrebbero realizzare molte più opere a vantaggio della cittadinanza.
Se l’asilo nido è stato già consegnato, anche lo stadio del rugby è concluso, seppur con qualche ritardo, e a breve potrà essere definitivamente utilizzato dal Rugby Cernusco come sede per le proprie gare e per gli allenamenti.
L’Amministrazione aveva provato a intercettare risorse anche per la riqualificazione della storica scuola primaria di via Manzoni, per renderla più efficiente dal punto di vista energetico. Si trattava di un progetto da circa cinque milioni. Non avendo ottenuto contributi, si era optato poi per una soluzione low cost da 1,2 milioni, che però risolve due delle principali emergenze, ovvero il tetto e le facciate.
Il primo sarà rifatto e garantirà una minima dispersione energetica, mentre le seconde, ormai degradate da tempo, andavano rifatte per proteggere le pareti dagli agenti atmosferici e per restituire un decoro estetico all’edificio. I lavori cono in corso.
Ancora Mancini:
Anche con risorse limitate, i nostri uffici hanno organizzato comunque un cantiere importante e complesso
I lavori alle scuole
Il terzo grande intervento pubblico è dato da Città metropolitana, che ha recentemente stanziato 7,4 milioni per rendere l’Itsos Marie Curie di via Masaccio un edificio moderno e a bassissimo impatto ambientale. L’intervento sarà realizzato tra la primavera del 2026 e l’estate 2027 ed è stato finanziato attraverso il bando regionale “Energy4Schools”.
Anche l’Ipsia Ettore Majorana di via Volta ha beneficiato di contributi volti alla riqualificazione e all’efficientamento dell’edificio.
Un capitolo a parte sono gli investimenti sostenuti in tutti gli istituti cittadini, compresi i due comprensivi comunali, per lo sviluppo di progetti destinati alla didattica.
La gigafactory
D’altra parte ci sono gli interventi in ambito privato. A Cernusco ha deciso di mettere la propria base il colosso De Nora, che in via Miglioli sta realizzando, insieme a Snam una gigafactory, la più grande in Italia, per la produzione dell’idrogeno come combustibile green. Un progetto che ha ottenuto un finanziamento statale di 60 milioni di euro.