In Piazza Cagnola un affresco che celebra il legame tra il capolavoro manzoniano e la città (foto di Guglielmo Zagato).
Gorgonzola, tutte le foto dell'inaugurazione del pannello manzoniano
Ieri, domenica 12 novembre 2023, tanti cittadini si sono ritrovati in piazza Cagnola, a Gorgonzola, per assistere alla presentazione al pubblico del grande pannello murale realizzato dal Maestro Mario Grandi con il contributo economico di Città di Gorgonzola, Ecomuseo Martesana e di un paio di cittadini mecenati dell’associazione culturale Concordiola, committente dell’importante opera.
Al termine della lettura dei brani tratti dal Capitolo XVI de "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni a cura della professoressa Anna Meroni, è stato scoperto il pannello murale e la targa commemorativa che ricorda la commissione dell'installazione nel 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni (Milano 1785-1873).
L'opera riproduce a monocromo con la tecnica dell’affresco “a secco”, di cui Grandi è un esperto, una delle tre incisioni che Francesco Gonin, il più famoso illustratore dei Promessi sposi, ha dedicato all’episodio del XVI capitolo del romanzo: la sosta di Renzo in una osteria di Gorgonzola.
Nulla è casuale o superfluo nella scena: infatti Manzoni, che per oltre vent’anni lavorò meticolosamente alla stesura definitiva del romanzo, con la stessa cura suggeriva a Gonin l’impostazione e i particolari che voleva venissero raffigurati. ln primo piano c’è Renzo, ancora vestito da sposo, dopo la precipitosa fuga notturna dal paese che, seduto al tavolo con altre persone, viene servito di una “mezzetta” di vino dal corpulento oste; sullo sfondo altri tre avventori giocano a carte.
La calorosa accoglienza ricevuta domenica fa ben sperare: come ha ricordato la sindaca nel discorso inaugurale, da studenti i gorgonzolesi si emozionavano trovando il loro paese citato nel primo romanzo popolare della letteratura italiana. Auguriamoci che l’opera pittorica venga guardata con la stessa curiosità ed affetto da nuovi residenti e visitatori di passaggio, il commento di Maria Cristina Ricci di Concordiola.