Sentenza

Golfo Agricolo di Segrate: il Tar dà ragione al Comune, l'oasi verde non si tocca

Il Tribunale amministrativo si è pronunciato a seguito dei ricorsi sulla scelta di cambiare destinazione d'uso dell'area.

Golfo Agricolo di Segrate: il Tar dà ragione al Comune, l'oasi verde non si tocca
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Può cantare vittoria il Comune di Segrate dopo che il Tribunale amministrativo regionale della Lombardia (Tar) si è espresso sui ricorsi presentati contro gli atti assunti dall'Amministrazione comunale che aveva modificato la destinazione d'uso del Golfo Agricolo.

Il Tar dà ragione al Comune di Segrate

La comunicazione è stata diffusa oggi, martedì 22 febbraio 2022, dall'Amministrazione segratese a seguito del recepimento della sentenza del Tar sulla destinazione d'uso dell'area. Il Tar ha respinto  integralmente tutti i ricorsi promossi dalla società proprietaria della gran parte del Golfo Agricolo contro gli atti assunti negli anni scorsi per tutelare il territorio e ridurre al minimo il consumo del suolo.

I ricorsi contestavano la legittimità della variante al Piano di Governo del Territorio approvata dall'Amministrazione dopo che il Tar e il Consiglio di Stato avevano annullato il Pgt del 2012, ritenendo contrario alla legge il progetto di realizzare sull'area del Golfo agricolo un nuovo insediamento residenziale.

Ok alla linea verde

"Quest'ultima sentenza conferma la bontà della variante votata in Giunta nel 2016 e in Consiglio comunale nel 2017 , una variante con cui abbiamo scelto di mantenere agricola questa importante area naturalistica di territorio".

ha commentato  il vicesindaco e assessore al Territorio Francesco Di Chio.

Il TAR, inoltre, ha giudicato regolari anche i successivi provvedimenti assunti dall'Amministrazione, tra cui gli indirizzi dati dalla Giunta per l'adesione al parco locale d'interesse sovracomunale "Plis Est delle Cave" e altri atti assunti per tener conto della progettazione del "Chilometro Verde" lungo la Cassanese.

"Ci sono un paio di passaggi della pronuncia su cui è utile soffermarsi - ha proseguito il vicesindaco Di Chio -, perché spingono a proseguire lungo la direzione di maggior tutela per il Golfo Agricolo e i suoi alberi che ne esaltano il valore ecosistemico". Scrivono i giudici: "La destinazione agricola non implica esclusivamente l'esercizio dell'attività agricola ma risponde anche alla necessità di salvaguardare valori ambientali e naturalistici, impedendo l'eccessivo consumo di suolo e favorendo un rapporto equilibrato fra aree urbane edificate ed aree libere prive di edificazione". Inoltre, "Ancora una volta deve però ribadirsi la compatibilità della destinazione agricola impressa dal PGT impugnato con la presenza delle essenze arboree oggetto della piantumazione, senza che la nuova destinazione implichi necessariamente - come invece adombra l’esponente - lo sradicamento degli alberi già piantati".

 

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