Gli Alpini dicono addio a Benito Tinti
Il funerale si è tenuto oggi, martedì 5 aprile 2022, a Segrate.
Si sono celebrati questa mattina, martedì 5 aprile 2022, a Segrate nella chiesa di Santo Stefano i funerali di Benito Tinti, instancabile alpino dotato di una disponibilità che non conosceva limiti.
L'alpino Benito Tinti è andato avanti
Benito Tinti è scomparso domenica, 3 aprile 2022. In vita aveva ricoperto numerosi incarichi tra i quali quello di consigliere sezionale. I colleghi lo ricordano come instancabile, soprattutto per la dedizione con cui ricercava nuovi alpini. Nel corso degli anni era stato presidente della sezione di Melzo, per poi diventare membro del consiglio e dedicare la sua vita alla ricerca degli "alpini dormienti". A lui si deve la creazione dei gruppi di Agrate, Cassina de Pecchi, Cavenago Brianza, Cologno Monzese, Cormano, Melegnano-Mediglia-Vizzolo, e Pessano con Bornago. Inoltre, aveva permesso la rifondazione di quello di Vimercate e proprio durante la sua presidenza il Gruppo di Melzo aveva costruito la nuova sede, la "baita" di via Aldo Moro.
Il funerale è stato celebrato oggi, martedì 5 aprile 2022
Il funerale di Tinti si è tenuto questa mattina, martedì 5 aprile 2022, alle 10,45 nella chiesa di Santo Stefano, a Segrate. Il feretro è stato salutato da una schiera di alpini, i gagliardetti alti verso il cielo. La cerimonia è stata accompagnata da un coro di penne nere, che per Benito hanno intonato anche "il golico". Tanti i Gruppi presenti per ringraziare il commilitone e salutarlo per un'ultima volta. A prendere la parola anche Luigi Boffi, presidente onorario dell'Associazione nazionale Alpini sezione milanese, che ha ricordato Tinti per la sua estrema disponibilità con cui ha aiutato il Gruppo fino alla fine:
"Che amico! Che Alpino! Diceva sempre di sì, non si tirava mai indietro. Ciao Benito, riposa in pace".
Dopo di lui, ha preso la parola Valerio Fusar Imperatore, Presidente della Sezione di Milano.
"Anche per me è molto difficile parlare. Lo consideravo un padre. Era determinato, testardo. Ogni adunata non sarà più la stessa. Arrivederci lassù, nel paradiso di Cantore".
La cerimonia si è conclusa con la Preghiera dell'alpino, al termine della quale la bara di Benito Tinti è stata accompagnata fuori dalla chiesa tra le lacrime e la commozione generale.