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Giorno della Libertà, le celebrazioni a Melzo con la "rottura del Muro"

Un momento per consolidare il senso di appartenenza ad una comunità che cresce attorno a democrazia e libertà

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Ieri, sabato 9 novembre 2024, a Melzo si è celebrato Il Giorno della Libertà.

Giorno della Libertà, le celebrazioni a Melzo con la "rottura del Muro"

Ieri, 9 novembre, ricorreva il Giorno della libertà istituito dal Parlamento con Legge 61 del 15 aprile 200: “La Repubblica italiana dichiara il 9 novembre Giorno della Libertà quale ricorrenza dell’abbattimento del Muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo”.

L’obiettivo della giornata era dunque promuovere iniziative per ricordare i fatti che “portarono, a partire dal 9 novembre 1989, ad un processo di integrazione e incontro di persone e culture, in una prospettiva di consolidamento in Europa dei valori di democrazia e libertà.”

Democrazia e liberà sono i pilastri di una comunità: per questo l’Amministrazione comunale ha inserito nel calendario degli eventi della città il Giorno della Libertà come momento per consolidare il senso di appartenenza ad una comunità che cresce attorno a questi pilastri.

Ed ecco che ieri, sabato, in occasione della ricorrenza, in piazza Vittorio Emanuele II si è tenuto anzitutto un momento di riflessione proposto dall’assessore alle politiche sociali Francesca Moratti in collaborazione con la Consulta sociale, accompagnato da un laboratorio d’arte sul tema della libertà, proposto dal GAM, e dalle note dei cori alpini.

Gli Alpini erano in piazza, già dalla mattina, per la tradizionale castagnata, che è prosegue anche oggi, domenica 10 novembre.

Una comunità libera deve poter vivere gli spazi della città e partecipare con le proprie idee al suo miglioramento: per tutta la giornata di ieri, inoltre, in esposizione la mostra “Immaginaria” che racconta le idee proposte dai cittadini melzesi per vivere meglio il parco Mascagni e per dimostrare che “ tutto si può fare”. La mostra rientra tra le iniziative del Progetto Open - Spazi delle energie sociali.

Non è mancata, infine, vista la particolare data celebrata, una simbolica "rottura del muro", a esemplificare quella di portata storica avvenuta nel 1989. I bambini presenti sono infatti stati invitati a scrivere su un cartellone alcune "parole da abbattere", che poi sono state lette. E, alla fine, il "muro-cartellone" è stato simbolicamente abbattuto con una corsa liberatoria .

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