Giornata da incubo per i pendolari dei treni: "Vogliamo risposte sui disagi"
La protesta del consigliere comunale di Melzo Fabbri: "Non si può rischiare ogni giorno di non arrivare in tempo a scuola o al lavoro"
Questa mattina è stata "colpa" di un guasto sulla linea per Novara, ma i disagi per i pendolari dei treni sono all'ordine del giorno. Tanto che la pazienza è ormai giunta ai limiti e gli utenti chiedono risposte concrete e tempestive a chi gestisce il traffico ferroviario.
Una giornata da incubo per i pendolari
Ritardi e cancellazioni. Questo lo scenario trovato dai pendolari la mattina di oggi, lunedì 14 ottobre 2024. Colpa di un guasto all’infrastruttura nella stazione di Milano Certosa, che si è verificato alle ore 6.40 e si è prolungato per oltre 3 ore. Alle 9,40, dopo l'intervento dei tecnici di Rfi, la circolazione è stata ripristinata, ma i ritardi si sono accumulati a cascata.
"Così non si può andare avanti"
Tra coloro che abitualmente utilizzano il treno per gli spostamenti di lavoro c'è il consigliere comunale delle Liste civiche di Melzo Roberto Fabbri che questa mattina si è ritrovato come tanti a vivere il disagio. L'ennesimo. Perché non ci sono solo i casi straordinari come quello di oggi, cancellazioni e ritardi sono davvero all'ordine del giorno.
Non ci sono avvisi sino a quando uno non arriva in stazione e scopre che il suo treno è stato cancellato o ha accumulato un grande ritardo. Alle volte si riesce addirittura a prendere il treno prima che era talmente in ritardo da essere in orario per chi deve partire dopo. Con la conseguenza di vagoni strapieni e pendolari stipati.
ha raccontato.
Il tavolo con le istituzioni
Solo poche settimane fa il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia aveva indetto un tavolo tecnico cui avena preso parte le varie componenti del servizio di trasporto pubblico, a cominciare da Rfi e Trenord. Un tavolo cui erano seduti anche i politici, come l'assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente e i sindaci della Città metropolitana. A rappresentare l'Adda Martesana c'era proprio il sindaco di Melzo Antonio Fusè.
In quell'occasione erano stati illustrati gli interventi previsti sia sulle infrastrutture che sui mezzi di trasporto ferroviari, con una presa di coscienza delle criticità denunciate dai pendolari.
"Vogliamo risposte immediate"
Abbiamo capito che ci sono interventi onerosi e che andranno avanti per molti anni, ma non si può pensare che la gente arrivi in ritardo in ufficio o a scuola da qui ai prossimi due o tre anni. Servono risposte immediate da RFI e Trenord, che devono lavorare per risolvere la problematiche.
ha proseguito Fabbri, che ha ricordato anche come anche l'Europa stia incentivando sempre più forme di mobilità alternative alla macchina e i mezzi pubblici, da questo punto di vista, dovrebbero essere la soluzione primaria per l'utenza.
Ma in queste condizioni come si può fare? Uno non può correre il rischio di perdere una coincidenza o non arrivare in tempo a una riunione o a un meeting per i continui disservizi dei treni. Sempre più gente sceglie di prendere l'auto per spostarsi verso Milano o per raggiungere le stazioni della metropolitana, dove il servizio risulta più preciso e puntuale. Sappiamo che ci sono delle interlocuzioni in corso, e Melzo è in prima linea grazie all'impegno del sindaco Fusè. Ma noi pendolari chiediamo risposte concrete e tempestive.
Lavori per 100 milioni
Proprio oggi da Regione Lombardia è arrivato l'annuncio di nuovi investimenti che coinvolgeranno anche le infrastrutture del trasporto su ferro.
La Giunta regionale, infatti, su proposta dell'assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi, di concerto con l’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, ha approvato una delibera per aggiornare il Contratto di programma con Ferrovienord, che oggi prevede investimenti complessivi per un valore di circa 2 miliardi di euro.
L’aggiornamento del Contratto di Programma, all’interno di un contesto generale di incremento dei costi dei materiali, opera una riallocazione delle risorse tra gli interventi programmati e recepisce 100 milioni di euro circa di nuove risorse per garantire la realizzazione di interventi prioritari e di messa in sicurezza:
- Collegamento Malpensa T2-Sempione: 7 milioni di euro.
- Nuova stazione di Milano Bovisa: 37 milioni di euro.
Ci sono indubbiamente tratte pendolari di serie A e di serie B per svariati motivi (probabilmente non solo tecnici ?). La tratta che passa per Melzo pare essere di serie C, dimenticata dai gestori della tratta del passante e da quelli delle infrastrutture (si pensi solo che dopo oltre un anno le pensiline danneggiate dalle grandinate di luglio 2023 non sono ancora state riparate e i pendolari sono costretti ad attendere i treni fantasma sotto la pioggia). Per ovviare ai disagi causati dai ritardi Trenord, sarebbe sufficiente far fermare a Melzo i vari treni regionali (sempre gestiti da Trenord) che sfrecciano in stazione... ma essendo di serie C (o meno) questa soluzione non viene nemmeno presa in considerazione.