Cerimonia

Gelso d'oro a Cernusco, ecco i premiati e le motivazioni

Giovedì 14 marzo 2024 si terrà la consegna delle benemerenze civiche alla Casa delle Arti

Gelso d'oro a Cernusco, ecco i premiati e le motivazioni
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Anche quest’anno torna l’atteso appuntamento con la celebrazione dei cittadini che si sono distinti per aver speso il proprio tempo e la propria professionalità al servizio della comunità portando alto il nome di Cernusco sul Naviglio anche fuori dai confini locali.

Cinque benemeriti

Giovedì 14 marzo 2024, alle 21 alla Casa delle Arti, si svolgerà la cerimonia di consegna delle benemerenze civiche della Città di Cernusco sul Naviglio Il Gelso d’oro, che quest’anno giungono alla 16esima edizione.

Così il sindaco Ermanno Zacchetti:

Ringrazio come sempre chi ha presentato le candidature e la Commissione consiliare che le ha discusse e valutate. Per le vicissitudini legate alla mia salute, purtroppo quest’anno non ho potuto partecipare ai lavori della commissione, presieduta al mio posto dal vicesindaco Marco Erba, ma farò di tutto per esserci alla cerimonia di consegna. È sempre una grande emozione ringraziare cittadini e associazioni che hanno scelto di mettere a disposizione le loro energie per rendere migliore la nostra città. Un appuntamento come sempre carico di significato che si rinnova ogni anno da 16 anni e anche quest’anno aprirà la nostra Fiera di San Giuseppe, giunta al 101esimo anno.

I premiati e le motivazioni

Gruppo Scout Agesci Cernusco sul Naviglio 1°

Perché dal 1996 il Gruppo Scout Agesci rappresenta sul territorio cittadino una realtà educativa importante, il cui metodo è basato sul gioco, la comunità, il servizio e la strada. Ha sede presso la parrocchia del Divin Pianto e ha visto tra gli assistenti ecclesiastici don Carlo Grammatica, don Ettore e don Andrea. Obiettivo del Gruppo è aiutare i ragazzi a crescere seguendo le idee di Baden Powell per “migliorare la qualità dei futuri cittadini, sostituire l’egoismo con il servizio, di rendere i giovani più coscienti ed efficienti, e utilizzare l’efficienza al servizio del prossimo…”.

Don Giampiero Alberti

Perché ha fatto crescere a Cernusco il seme dell’inclusione, del dialogo e dell’accoglienza. Ha fondato nel 1969 il gruppo Imo (Impegno Medio Oriente) portando l’aiuto dei volontari per 50 anni in Libano, Israele, Giordania, Egitto e Siria. Ha legato la sua vita a quei luoghi e si è adoperato per avvicinare culture e religioni diverse, con l’unico scopo di arricchimento e accettazione per una serenità condivisa. Il cardinal Martini gli affidò il compito di seguire il dialogo interreligioso con l’islam e il buddismo inviandolo a Roma, e ha collaborato con la Cei sui rapporti con la Terrasanta.

Fedele Melzi

Perché è un instancabile animatore della comunità in cui vive. Da sempre pone le sue energie al servizio degli altri e promuove viaggi, tour, serate musicali e danzanti. Nel 2001 nasce l’associazione Amici del tempo libero di cui è presidente, che diviene punto di ritrovo di molti cittadini cernuschesi ed esempio di cosa sia l’invecchiamento attivo. Nel 2013 la sede del circolo si trasferisce alla Filanda, che diventa la casa di Fedele. Collabora con il Comune per il servizio di trasporto degli anziani con il progetto “Solidarietà in movimento”. Negli anni della pandemia quando la Filanda viene destinata a centro vaccinale, Fedele si attiva contribuendo ad organizzare il lavoro dei volontari e della Protezione civile, nonché a sostenere la raccolta fondi per il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Uboldo. Ora ha ceduto la presidenza, ma il rifornimento di energie lasciato in eredità garantirà ancora tanto valore per la comunità cernuschese.

Famiglia Tresoldi

Per la grande passione e dedizione al servizio dello sport e della comunità cernuschese. Nel 1971 Giordano Tresoldi dà vita alla società Judo club Cernusco, di cui diviene presidente; sostenuto dalla moglie Maria e dal figlio Giorgio, svolgono questo servizio gratuitamente, investendo molto tempo al servizio degli atleti, in quanto credono fermamente che lo sport sia lo strumento per educare i giovani e prevenire le difficoltà. Da 20 anni gestiscono la palestra di judo presso la scuola di via Manzoni, preparando gli spazi e gestendo la parte amministrativa della società, che accoglie sempre nuovi iscritti. Si rendono anche promotori della cultura della solidarietà, sostenendo iniziative benefiche, come ad esempio una donazione all’Unicef.

Lucio Assi (alla memoria)

Perché Lucio Assi è stato esempio di altruismo e l’amore per il prossimo è stata la mission di tutta la sua vita. Responsabile dell’azione cattolica cernuschese, ha dedicato sempre la sua presenza all’impegno verso gli altri. Promotore di tante iniziative, ha guidato molti giovani verso l’impegno sociale. Per 35 anni è stato volontario della Croce Bianca, volontario Avis, impegnato in ambito parrocchiale come cuoco al campeggio, volontario Unitalsi e degli Amici di Lourdes. Per anni ha garantito servizio di ristoro e accoglienza presso l’oasi del Santuario di Santa Maria Addolorata lungo il Naviglio. In ambito politico è stato segretario Ppi, facendosi apprezzare per la sua gentilezza e attitudine all’ascolto. Ha scritto diverse pubblicazioni, ed è stato coautore del libro “Figli di nessuno”, nato dalla corrispondenza intercorsa durante il servizio militare con don Giuseppe Locatelli.

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