Fuorisalone 2024 e sostenibilità: l'installazione immersiva all'Università degli Studi di Milano
Amsa e Naba presentano l'opera "I am what I throw away", posizionata nel Cortile dell'Università fino al 28 aprile
Design Week 2024: Amsa e la Nuova Accademia di Belle Arti nell'ambito degli eventi del FuoriSalone hanno presentato l’installazione immersiva dedicata alla sostenibilità che resterà esposta nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano fino al 28 aprile.
L’installazione immersiva di Amsa e Naba sul tema della sostenibilità
“I am what I throw away” è l’installazione immersiva, dedicata alla sostenibilità che NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, e AMSA, società del Gruppo A2A, propongono per la Design Week all’interno della mostra-evento INTERNI Cross Vision per il FuoriSalone 2024, nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano in Via Festa del Perdono.
L'opera nel Cortile dell’Università degli Studi di Milano
ll progetto, che come riporta Prima Milano resterà in esposizione dal 15 al 28 aprile, è a cura di Italo Rota, compianto NABA Scientific Advisor, e Claudio Larcher, NABA Design Area Leader, con il coinvolgimento degli studenti dell’Area Design dell’Accademia, spiegano i creatori, introduce l’uso di materiali di recupero e al contempo innovativi, proponendo un’esperienza immersiva che, nella sua essenzialità strutturale, trasferisce una narrazione sui principi universali di sostenibilità e sull’importanza della condivisione e incontro di diversi saperi.
Un progetto strutturalmente essenziale
Ispirata alle Living structures del designer americano Ken Isaacs - un sistema modulare, giunto al suo 50° anniversario e basato su matrici per costruire strutture viventi a basso costo, con il minimo impatto ambientale - l’installazione “I am what I throw away” riprende proprio il concetto di matrice in architettura con l’utilizzo di materiali di recupero e, coniugando tradizione artigianale e sperimentazione industriale, rende visibili e comprensibili l’etica della circolarità dei processi e i risultati virtuosi della raccolta differenziata.
Elementi comuni e trasversalmente diffusi, come un tavolo o una sedia, diventano progettazioni esemplificative delle conseguenze del consumo, mentre i profili in stampa 3D da filo riciclato rendono protagonisti i lavoratori silenziosi che popolano le metropoli del mondo.
Propone gli attualissimi argomenti dell’economia circolare e della sostenibilità
“I am what I throw away” presenta, infatti, un’architettura composta da vari elementi che rappresentano il consumo annuo di prodotti da parte di un nucleo abitativo medio. Questi elementi includono una seduta a doppio trono, che attraversa in altezza l’installazione rappresentativa dei contenitori di plastica, un tavolo in alluminio riciclato che rimanda invece al numero di lattine, pannelli in legno ricomposto, un banner di copertura in PVC ricavato da striscioni di laurea degli studenti NABA e alcuni poster che restituiscono una mappa visiva per comunicare in chiave estetica il messaggio dell’importanza dell’economia circolare e della sostenibilità, ormai imprescindibili nella società contemporanea.
L’obiettivo del progetto di NABA con AMSA - Gruppo A2A in occasione del Fuorisalone 2024 è quello di stabilire un dialogo con i cittadini per sensibilizzare su alcune tematiche per lo sviluppo sostenibile, quali la circolarità dei processi, il recupero delle risorse e l’importanza di una corretta raccolta differenziata. Una collaborazione virtuosa che si traduce in incontro tra il mondo dell’education e l’osservazione partecipata da parte dei visitatori.
Tutti i nomi dei creatori dell'installazione
Gli studenti dell’Area Design di NABA che hanno preso parte al progetto, con il coordinamento dei docenti Manal Abu Monassar e Ernesto Iadevaia, sono: Brigitta Adelizzi, Luca Arrostuto, Eleonora Astolfi, Alara Atilgan, Jordan Bajana, Yessica Bandera,Ludovico Berton,Julia Maria Bezerra De Mello Fabbriani, Monica Borghesi, Nicole Boselli, Giuberti Federico, Martina Ginni, Gjergji Gjoka, Adipa Klomchitcharoen, Carlo Marangoni, Pezhman Mogaddami, Etienne Nzi, Vinayan Ravikumar, Donatella Taraborelli, Gabriele Tosi, Ziyan Xiong.