Fuochi d'artificio non autorizzati: la gente dice basta ai botti

Da settimana scorsa è scattata la stretta al consumo di bevande alcolici all'aperto, ma per i fuochi d'artificio non c'è ancora un regolamento. Così a Cologno Monzese monta la polemica di chi non ne può più di feste non autorizzate con effetti pirotecnici ogni fine settimana.

Stop ai fuochi d'artificio

L'ultimo episodio contestato è avvenuto sabato, intorno alle 22.30. Il cielo colognese è stato illuminato da spruzzi di scintille colorati che hanno illuminato la notte. Belli, bellissimi, ma non autorizzati e questo comporta una serie di considerazioni dovute. In primis l'aspetto sicurezza, con i rischi che corrono coloro che utilizzano i fuochi pirotecnici, ma anche chi abita nei pressi delle esplosioni. Poi c'è il tema rifiuti, visto che spesso e volentieri i contenitori dei fuochi vengono lasciati per terra o ai margini dei marciapiedi. Ultimo, ma non meno importante, la questione "animali".

Molti cittadini, infatti, lamentano come questi scoppi continui creino problemi agli animali domestici che si rintanano spaventati dai forti botti o che "impazziscono" nelle case e nei giardini. A far arrabbiare è come questi episodi non siano legati a eventi tradizionali o a feste concordate, ma siano frutto di scelte di individui singoli che "sparano" indifferenti a norme e regolamenti. Banalmente, la normativa prevederebbe anche il nulla osta da parte di Enac visto che le luci potrebbero creare problemi agli aerei in transito.

Da qui la richiesta al Comune di un giro di vite nei confronti di chi non rispetta le norme. Negli scorsi giorni il Consiglio comunale colognese si era già pronunciato in materia "movida" sull'assunzione di sostanze alcoliche fuori dai locali, con divieti e sanzioni fino a 450 euro. Ora un altro aspetto su cui si chiede alla politica locale di intervenire.

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