Festa in piazza Garibaldi: la speranza (che passa dai bambini) torna a risplendere
Intitolati i locali confiscati alla mafia alla memoria del piccolo Giuseppe Di Matteo, vittima innocente di Cosa Nostra

Una festa, una celebrazione aperta a tutto il quartiere per rendere merito a chi ci ha sempre creduto e ha fatto di tutto per riportare anche a piazza Garibaldi quella luce di speranza e di futuro che si era spenta con la chiusura del Centro di cultura popolare. Oggi a Pioltello sono stati intitolati gli spazi riqualificati e concessi in convenzione all'associazione residenti I Garibaldini e alla Onlus Aleimar.
Intitolati i locali di piazza Garibaldi
Oggi, sabato 31 maggio 2025, si è tenuta la cerimonia di intitolazione degli spazi che erano stati confiscati alla mafia ormai una ventina di anni fa e concessi in un primo tempo al Centro di cultura popolare, quindi recentemente alle associazioni I Garibaldini e Aleimar. Una scelta fortemente voluta dall'Amministrazione per ripristinare un presidio all'interno del quartiere dopo che l'attività del Ccp si era esaurita subito dopo la pandemia Covid che aveva messo in difficoltà il sodalizio per la carenza dei volontari.
Per dare ancora vigore al nuovo progetto, l'Amministrazione ha scelto di dare un nome allo spazio che un temo era un bar in mano alla mafia, dedicandolo proprio alla memoria di una giovane vittima di Cosa Nostra Giuseppe Di Matteo.
Un nuovo presidio di legalità
Una festa alla presenza in primis dei residenti del quartiere, dei rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni del territorio, dei referenti dell'istituto comprensivo Iqbal Masih che opera a Seggiano, del parroco e soprattutto di tanti bambini. Perché proprio da loro si vuole ripartire per dare nuova linfa a piazza Garibaldi. Non a caso il nuovo presidio di legalità è stato assegnato ai Garibaldini, l'associazione di quartiere che lavora su tanti fronti per cercare di rendere più vivibile, sicura e "pulita" la piazza, e Aleimar, onlus che da oltre 40 anni è impegnata con progetti in tutto il mondo dedicati proprio ai bambini.
Riconsegniamo e intitoliamo dei luoghi che sono stati sottratti alla criminalità organizzata. Togliere patrimonio alla mafia è la cosa che meno sopportano perché significa trasformare qualcosa di negativo in positivo. Stiamo seminando semi di legalità e di presidio sociale e questo lo possiamo fare riportando la gente per strada, tenendo le luci delle vetrine accese e i negozi aperti. Questi luoghi potranno tornare a fare tanto per il quartiere. Questa di oggi è una giornata che deve riempire di orgoglio noi pioltellesi
ha commentato il vicesindaco con delega al Bilancio Saimon Gaiotto. La sindaca Ivonne Cosciotti, invece, ha voluto ringraziare chi maggiormente si è speso per ottenere questo risultato, cui il Comune ha dato impulso forte investendo 70 dei 100mila euro necessari per la riqualificazione dei locali: l'associazione I Garibaldini
Devo ringraziare Paul Poiret, presidente dei Garibaldini, e tutti i residenti che per primi hanno creduto che fosse possibile riportare la legalità in questo quartiere, anche quando nessuno ci credeva. E' grazie al loro impegno e alle loro energie se oggi possiamo tornare a vedere un futuro migliore per il quartiere.
Locali ricchi di persone, di vita e di progetti
Le chiavi sono state "cedute" ormai da mesi ai Garibaldini e ad Aleimar, rappresentata per l'occasione dalla direttrice Ilaria Ventura e dal responsabile dei Progetti Italia Luca Dell'Aversana, e le attività sono in corso da tempo. A cominciare da gesti piccoli come la creazione di una libreria condivisa, segno di come la legalità passi anche dalla cultura e dall'istruzione, a iniziative più strutturate come il dopo scuola e l'aiuto compiti. Ma i progetti sul tavolo sono tanti e si stanno cercando le risorse, anche attraverso bandi di finanziamento, per metterli in campo.
Dopo gli anni di buio e di solitudine, Piazza Garibaldi torna ad avere una luce per illuminare il futuro di tanti bambini e delle loro famiglie.











