Il caso

Festa della Donna 2024, il sindaco: "Da noi le musulmane si rifiutano di ricevere notifiche comunali da uomini"

Il sindaco Di Stefano: "Questa non è integrazione, ma oppressione religiosa. Un caso di discriminazione al contrario"

Festa della Donna 2024, il sindaco: "Da noi le musulmane si rifiutano di ricevere notifiche comunali da uomini"
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Parla il sindaco Roberto Di Stefano.

Donne musulmane che rifiutano di ricevere notifiche comunali da uomini

Donne musulmane che si rifiutano di ricevere le notifiche degli atti comunali se in casa da sole. E soprattutto se, a portarle loro, è un uomo. Proprio oggi, venerdì 8 marzo 2024, Festa della Donna, il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, ha posto l'accento su un problema di integrazione. Anzi, dice, di vera e propria oppressione religiosa.

“Da tempo, purtroppo, accadono episodi spiacevoli in città che riguardano i messi notificatori del Comune. Ci viene riportato che non vengono ricevuti dalle donne musulmane. Gli uffici mi han riferito che numerose donne di fede islamica si rifiutano di ricevere le notifiche fondamentali del Comune di Sesto San Giovanni se a consegnarle è un uomo.

In base a ovvie imposizioni di tipo religioso viene impedito alle donne di avere contatti con uomini. Questo comporta, spesso, che il messo notificatore lasci la notifica nella casella della posta e che il giorno dopo la famiglia si rechi in comune per ritirare il documento che doveva essere consegnato. Ovviamente il giorno dopo, succede che se viene incaricata una donna di ritirare la documentazione vuole rivolgersi solo a sportelli in cui ci sia una donna.

È evidente il caso di discriminazione al contrario. Se da una parte il sindaco non può cambiare i regolamenti e i concorsi scegliendo esclusivamente personale femminile per i messi notificatori, perché sarebbe una discriminazione di sesso vietata dalla Costituzione, dall'altra parte è evidente come alcune famiglie musulmane non abbiano nessuna intenzione di integrarsi.

L’integrazione passa dal rispetto della nostra cultura e del diritto prima di tutto. Visto che non posso forzare le regole dei concorsi pubblici per scegliere solo messi di un determinato sesso approverò nuove linee guida comunali inserendo il pagamento di un diritto di segreteria per chi si rifiuta volutamente di ritirare un atto che necessita di essere notificato. Nessun compromesso per consolidare culture inaccettabili in Italia e fortemente discriminatorie nei confronti delle donne”.

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