Allarme sanità

Emergenza medici e vaccinazioni: 12 ore di ambulatorio non bastano, si rischia il burnout

I medici di base hanno denunciato una situazione di difficoltà che rischia di aggravarsi ancor di più durante la campagna per il vaccino antinfluenzale

Emergenza medici e vaccinazioni: 12 ore di ambulatorio non bastano, si rischia il burnout

I medici di base sono pochi,   ma le incombenze non diminuiscono. Il rischio burnout è dietro la porta con la conseguenza che altri professionisti lasciano il proprio lavoro e che altre migliaia di pazienti restino sprovvisti. Questa la denuncia lanciata dalla Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) a margine del congresso che si è tenuto a Villasimius, in Sardegna.

Sempre meno medici di base

Nella mia zona, con circa 32mila abitanti ultimamente si sono pensionati 4 medici, per cui io ho in questo momento 2mila pazienti. Molti assistiti sono rimasti ‘orfani’ di medico, devono rivolgersi alle Amt, gli ambulatori medici temporanei, che però non sono aperti tutti i giorni.

ha riferito la dottoressa Anna Carla Pozzi, segretaria provinciale Fimmg Milano e medico di base a Pioltello. Una situazione che comporta pesanti ricadute sui medici in servizio che si trovano costretti ad aumentare i massimali per cercare di dare risposte ai cittadini rimasti senza punto di riferimento.

Il sovraccarico da vaccinazioni

E la campagna antinfluenzale rischia di peggiorare la situazione visto che le richieste per la somministrazione delle dosi vanno a pesare sugli stessi medici già oberati perché in pochi.

Nel nostro studio – racconta Pozzi – abbiamo 3 medici, 2 segretarie e un’infermiera, siamo una forma avanzata di aggregazione e siamo aperti praticamente tutto il giorno, il sabato mattina compreso. La prossima domenica ho una seduta vaccinale, ho già circa un centinaio di persone prenotate e le vaccinerò dalle 8 del mattino fino alle 13. Poi dopo andrò avanti con la campagna vaccinale, ma durante la settimana con tanti pazienti diventa difficile vaccinare. Secondo le statistiche fatte dal mio personale di studio, infatti, riceviamo 30-40 pazienti al giorno, in media e circa 100 telefonate al giorno

Il rischio burnout

Una situazione che sta diventando insostenibile per un numero sempre più alto di medici che  rischiano il burnout e l’abbandono della professione. Con ricadute dall’impatto inimmaginabile visto che andrebbero a condizionare ancor di più una sanità territoriale orfana della presenza dei medici di base. Una situazione che non può più essere ignorata dalle massime istituzioni e che richiede interventi nell’immediato, ma anche politiche lungimiranti a medio lungo termine.