E' sacerdote da quarant'anni e ha festeggiato con la comunità di Gorgonzola
In tanti si sono trovati in casa parrocchiale domenica 18 giugno 2023, dopo la messa delle 18, per fare gli "auguri" a don Paolo Zago
Quando una vocazione è forte, la testimonianza di fede diventa uno stile di vita. E' il caso del parroco di Gorgonzola don Paolo Zago, che ha festeggiato domenica 18 giugno 2023 coi suoi fedeli.
Quarant'anni di sacerdozio per il parroco di Gorgonzola
Sono passati quarant'anni da quando il parroco di Gorgonzola don Paolo Zago, ordinato nel 1983, ha intrapreso la sua missione di fede come prete e ha scelto di testimoniare il messaggio del Vangelo con la propria vita.
Lo hanno festeggiato in casa parrocchiale con un'umile momento di condivisione tra amici, con persone provenienti da tutte le parrocchie in cui ha prestato servizio. Sono stati abbastanza un brindisi e una torta con la decorazione che non lasciava spazio a dubbi: un cuore immenso accanto al numero 40.
Un cammino intenso
Classe ‘59, il prete è originario di Milano e si è laureato presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale a settembre del 1983. Ha iniziato il suo ministero a Saronno, dov’è rimasto fino al 1990, per passare a Sesto. E’ poi stato a Cologno Monzese, dov’è rimasto fino al 2001 e allora è diventato prevosto a Milano.
A Gorgonzola è arrivato nel 2018, quando è stato nominato responsabile della Comunità pastorale Madonna dell’Aiuto, continuando, però, a svolgere il servizio da rettore del liceo Montini, ruolo che riveste dal 2006, cui ha appena dovuto rinunciare per dedicare più tempo alla parrocchia di Gorgonzola, come ha raccontato:
E’ stato doloroso lasciare la scuola. Al contempo sono convinto che i ragazzi siano in buone mani, considerando che ha preso il mio posto don Paolo Alliata, bravissimo. E' importante costruire relazioni concrete nell’ambito di oratorio e parrocchia, e non basta vedersi sporadicamente, bisogna viversi.
Fede non significa mancanza di difficoltà
La sua convinzione non ha mai vacillato, ma questo non significa che il decano non abbia affrontato momenti di dolore o anche dubbi. Ci siano stati anche ostacoli da superare in questi quattro decenni.
In me c’è sempre la certezza della presenza del Signore. Tuttavia è capitato che nascessero frustrazioni e domande, in particolare dal dolore del prossimo. Col tempo ho imparato a rivolgerle a Lui, non a pormele "su di Lui", che si è in ogni momento preso cura di me.