M4 sì, M4 no, M4 forse. Continua il tira e molla sul prolungamento della linea blu della metropolitana che dovrebbe arrivare fino a Segrate.
La doccia fredda
A ottobre la doccia fredda è arrivata da Roma, dove sono in corso i lavori per la stesura della Manovra 2026, che al momento prevede un taglio di altri 15 milioni di euro per la metro blu di Milano. A poco sono servite le rassicurazioni del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che ha parlato di un definanziamento provvisorio e di fondi che saranno stanziati più avanti. L’incertezza preoccupa i cittadini e la politica.
Mozione urgente in Regione
Ma per la Finanziaria i giochi sono ancora aperti e dalla Regione può ancora arrivare una spinta nella direzione giusta. È quello che ha pensato Lisa Noja, consigliere regionale di Italia Viva, che il 30 ottobre ha depositato (insieme ad altri 15 firmatari del centrosinistra) una mozione urgente in cui si chiede al Consiglio di intervenire per evitare i tagli ai finanziamenti. Urgente perché i consiglieri regionali hanno la possibilità di discutere delle mozioni ordinarie solo una volta al mese, questo significa che l’esito della discussione sarebbe arrivato quando ormai la decisione in merito alla M4 sarebbe già stata presa. «L’obiettivo era quello di impegnare ufficialmente il Consiglio a farsi portavoce delle esigenze dei cittadini e responsabile di come andranno le cose in merito a questa importantissima opera infrastrutturale», ha spiegato Noja. Ma perché una mozione urgente venga discussa in aula serve ottenere l’approvazione della maggioranza del Consiglio, che questa volta non è arrivata.
«Non ci hanno messo la faccia»
«La maggioranza ha votato contro la mozione, quindi non abbiamo potuto nemmeno discuterla – ha continuato Noja – Onestamente lo trovo molto grave perché significa che i consiglieri non hanno voluto metterci la faccia e hanno scelto di non assumersi la responsabilità politica di questo voto. Votare a favore della mozione avrebbe significato ammettere che c’è un problema, votare contro sarebbe stato difficile perché sono ben consapevoli che il territorio e i cittadini aspettano da tempo quest’opera. Così hanno deciso di rimandare il tutto dicendo che l’urgenza non c’è».
La stoccata al ministro
Lisa Noja ha comunque annunciato che ripresenterà la mozione, mentre il suo gruppo parlamentare ha già presentato diversi emendamenti per ripristinare i fondi che ora dovranno essere votati in Commissione. «Ma è chiaro che, se anche la mia mozione dovesse essere discussa, ormai è troppo tardi perché sia incisiva durante l’unico tempo utile che è quello dell’esame in Commissione, prima dell’arrivo in Parlamento – ha commentato – Prendo atto che il ministro Matteo Salvini è più impegnato a preoccuparsi della rottamazione delle cartelle che a ripristinare i fondi del suo ministero».