Solidarietà

Due mamme noleggiano un bus e vanno in Ucraina per salvare donne e bambini dalla guerra

L'incredibile storia di Elisabetta e Alessia, due melzesi che hanno deciso di fare qualcosa in prima persona per aiutare le vittime della guerra.

Due mamme noleggiano un bus e vanno in Ucraina per salvare donne e bambini dalla guerra
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In questo momento, sabato 2 aprile 2022,  Elisabetta Rizzo e Alessia Martinelli si trovano al confine tra Polonia e Ucraina pronte per ripartire a bordo del bus che hanno preso a noleggio. Per le due mamme melzesi si tratta del secondo viaggio sino alle zone interessate dal conflitto, sempre con lo stesso scopo: salvare più bambini e donne possibili.

Due mamme da Melzo all'Ucraina

La storia delle due melzesi è talmente vera da sembrare inventata. Sono due mamme, entrambe di tre figli, due dei quali frequentano la stessa scuola del Comprensivo Ungaretti. Quando è esploso il conflitto tra Russia e Ucraina e sono circolate le immagini di migliaia di bambini in fuga accompagnati da mamme e anziani, qualcosa è scattato dentro di loro.

Nonostante non siano mai state particolarmente attive nel mondo del volontariato, di fronte a quanto stava accadendo nell'est Europa hanno deciso che non bastava mandare un messaggio per sostenere qualche iniziativa benefica, ma dovevano muoversi in prima persona. Così hanno deciso di noleggiare un bus e partire per cercare di portare in Italia quanti più profughi possibile.

Il primo viaggio sul bus a noleggio

Per far ciò hanno costituito un'associazione, "Slava ukraini", quindi hanno trovato una compagnia di trasporti disposta ad aiutarle facendo un prezzo davvero stracciato per noleggiare un autobus da 50 posti. La provvidenza ha teso loro una mano visto che il papà di un compagno di basket ha deciso di coprire interamente il costo della trasferta. Sono partite da Milano, dove hanno caricato medicinali, vivere e oggetti di vario genere, quindi hanno intrapreso oltre 24 ore di viaggio per raggiungere un campo profughi al confine polacco.

Dove hanno scaricato i medicinali, alcuni dei quali preziosi e fondamentali per la salute di chi è fuggito dalle proprie case. Il ritorno in Italia non è stato certo più agevole: a bordo del bus, infatti, sono stati caricati una quarantina di rifugiati, donne e bambini, che sono state riportate sino alla Stazione centrale dove la Protezione civile si è fatta carico di indirizzarle verso le rispettive mete.

La notizia completa potete trovarla sul giornale in edicola e nella versione online per Pc, smartphone e tablet a partire da sabato 2 aprile 2022. 

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