Il progetto

Due case confiscate alla mafia diventano del Comune di Cologno Monzese

Sopralluogo del sindaco Stefano Zanelli e degli assessori Loredana Verzino e Andrea Arosio. Uno degli immobili è stato vandalizzato dagli ex occupanti per vendetta

Due case confiscate alla mafia diventano del Comune di Cologno Monzese
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Due immobili confiscati alla criminalità organizzata sono stati ufficialmente destinati al patrimonio del Comune di Cologno Monzese, "segnando un passo concreto verso il ripristino della legalità e della giustizia sociale".

Il Comune di Cologno acquisisce due appartamenti confiscati

Con queste parole l'Amministrazione guidata dal sindaco Stefano Zanelli ha ufficializzato l'acquisizione di due appartamenti. Un progetto reso possibile grazie alla stretta collaborazione tra l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) e lo stesso Municipio.

Un progetto che è stato seguito da vicino in primis dagli uffici comunali e dagli assessori al Patrimonio Loredana Verzino e alla Legalità Andrea Arosio, che ieri, lunedì 27 gennaio 2025, hanno eseguito un sopralluogo negli appartamenti assieme al sindaco e ai funzionari di Villa Casati. Questo per toccare con mano la situazione degli immobili.

"Duro colpo alla criminalità organizzata"

Confiscati nell’ambito di un procedimento giudiziario avviato dalle autorità competenti, rappresentano "un duro colpo alla criminalità organizzata" e ora saranno al centro di un processo di riconversione.

L'atto di sabotaggio da parte degli ex occupanti

Purtroppo non senza atti di sabotaggio: uno degli appartamenti, infatti, è stato gravemente danneggiato dagli ex occupanti, che hanno distrutto parte della struttura prima di liberarla.

"Un gesto che, pur rappresentando un tentativo di intimidazione e di vendetta, non ha scalfito la determinazione delle istituzioni nel proseguire il cammino intrapreso - hanno proseguito dall'Amministrazione - Gli immobili saranno presto ristrutturati e riconvertiti per scopi sociali, con progetti che coinvolgeranno direttamente la comunità locale, di cui verranno forniti dettagli nel prossimo futuro".

L’acquisizione di questi due immobili si inserisce in un quadro più ampio di iniziative volte a contrastare la presenza della criminalità organizzata sul territorio. Il Comune rinnova il suo impegno, in collaborazione con le autorità competenti e con le associazioni, per garantire che i beni confiscati siano un simbolo tangibile di rinascita e di speranza per la comunità.

"Un segno di speranza"

"In un momento storico molto particolare, nel quale amministratori locali e giudici sono oggetto di minacce da parte della criminalità, il fatto che nella nostra città siamo riusciti a riconsegnare alla collettività questi due immobili è un segno di speranza nella legalità - ha spiegato Zanelli - Ringrazio coloro che hanno reso possibile questo traguardo e contiamo di dare alla collettività l’utilizzo di questi appartamenti il prima possibile, così da risarcire almeno in parte la società civile per i danni subiti delle mafie".

"Passo in avanti per riaffermare il valore della legalità"

Dello stesso avviso Arosio:

"Un passo avanti fondamentale, per riaffermare il valore del legalità, senza mezze misure o tentennamenti, nel nostro Comune e nel nostro territorio che, ricordiamo, non è esente da infiltrazioni criminose e mafiose – ha afferma l'assessore alla Legalità della Giunta colognese - Fondamentale sarà riqualificare l'immobile in tempi brevi per disporne per scopi sociali, nell'interesse pubblico di tutti noi e per mandare allo stesso tempo un messaggio chiaro alla criminalità organizzata ribadendo che a Cologno Monzese non vi è posto per essa".

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