Don Fabio Curti e alcuni giovani cassinesi in visita a Roma
Tra il milione e mezzo di persone anche un gruppo di ragazzi dell'oratorio

E' tornato domenica 3 agosto il gruppo di ragazzi partito da Cassina de' Pecchi e diretto a Roma per assistere al Giubileo dei Giovani di quest'anno. A guidarli don Fabio Curti.
Com'è andato il viaggio
Tra la marea di gente presente a Roma per il Giubileo, anche un gruppo di 38 ragazzi dell'oratorio di Cassina con il don. Partiti mercoledì 30 luglio 2025, la comitiva è arrivata, dopo alcune tappe, nella città eterna pochi giorni dopo. Pronti a vivere giorni all'insegna della fede e un incontro con il nuovo Papa. Infine, i saluti e il rientro sono avvenuti domenica scorsa, 3 agosto 2025.
Don Fabio Curti, che ha accompagnato i ragazzi in quest'avventura, ha voluto raccontare le tappe del loro viaggio:
Eravamo un bel gruppo di ragazzi e siamo partiti con i pulmini guidati proprio da noi giovani. Lungo il percorso ne abbiamo approfittato per fare alcune soste. Il primo giorno ci siamo fermati al mare, a Senigallia. E al tramonto abbiamo celebrato la messa in spiaggia. Il viaggio è proseguito poi verso Assisi, dove ci siamo fermati due giorni. Qui abbiamo incontrato Frate Sisto, che ha raccontato la sua testimonianza e invitato i ragazzi a mantenere vivo il loro cammino. La Messa invece si è svolta nella Porziuncola, all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli. Alla fine siamo arrivati a Roma e abbiamo visitato i monumenti più significativi.
Gli eventi del Giubileo
Dopo alcuni giorni in giro per l'Italia, il gruppo è giunto a destinazione e ha potuto assistere alla veglia. Anche i ragazzi hanno vissuto un'esperienza indimenticabile, tra fede e fraternità.
Ha continuato il don:
Siamo entrati nel vivo del Giubileo. Grazie anche al passaggio attraverso la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano. Poi è stata l’ora della veglia a Tor Vergata con Papa Leone, che si è svolta sabato sera. E abbiamo camminato tutti insieme in processione, con i volontari e le persone che davano una mano. Per i nostri ragazzi è stato un incontro importante, ma anche per il Papa che ha incontrato i giovani per la prima volta. Infine, è giunto il momento di tornare. Dopo la Messa della domenica mattina, siamo saliti sui pullman e salutato Roma. La cosa più bella per i ragazzi però è stato anche il conoscere altre persone provenienti da tutto il mondo, dall’Asia, dall’America e condividere la stessa fede. Sono rimasti molto colpiti dal numero di persone.
A guidare il percorso
Tra i membri dell'oratorio presenti anche Sara, educatrice da ormai 6 anni, che non ha voluto per nessun motivo perdersi un'occasione come questa.
Ciò che è ancora impresso nella mia mente è la veglia. Un milione e mezzo di giovani nello stesso posto a condividere la stessa fede. Tutti inginocchiati. Per un momento ho chiuso gli occhi e mi è sembrato di essere da sola nella mia cappella dell’oratorio, ma in realtà ero circondata da moltissimi ragazzi. E’ stato il momento più bello. Anche l’atmosfera, regalava molta leggerezza. Si ballava fino a tardi e tra noi giovani ci siamo scambiati parole anche senza conoscerci. Rimarrà sicuramente nel cuore. Così come la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona. Sono occasioni che quando arrivano vanno colte.
ha spiegato l'educatrice.






