Libertà e diritti

Dall'Iran a Bussero: Maryam Mohkami ha raccontato la lotta per l'emancipazione

Per la rassegna "Marzo al femminile" ha realizzato un pannello con i foulard delle donne residenti che verrà esposto in biblioteca

Dall'Iran a Bussero: Maryam Mohkami ha raccontato la lotta per l'emancipazione
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In tre giorni di lavoro intenso l'artista Maryam Mohkami residente a Bussero ha creato un'opera che racconta la lotta delle iraniane per la rassegna "Marzo al femminile".

Un volto di donna con i foulard come simbolo di libertà a Bussero

Vive a Bussero, ma le sue radici affondano a Teheran, dove Maryam Mohkami ha lasciato un pezzo di cuore. Ha sempre provato a opporsi alle privazioni del Governo, che costringe le donne alla subordinazione, tramite imposizioni tra cui l'obbligo del velo.

Proprio in segno di protesta contro questa e altre forzature, l'artista ha realizzato il volto di una donna su un pannello, in cui la chioma è formata dai foulard di donne busseresi, lanciati lo scorso ottobre durante una manifestazione per dimostrare solidarietà alle iraniane.

Una vita di sacrifici

Mohkami ha lasciato l'Iran quando era solo una ragazzina, ma adesso non può tornarci. Infatti ha avuto due figli dal suo compagno busserese, e non è consentito averne fuori dal matrimonio riconosciuto valido dal regime. Per questo ogni volta che la donna deve incontrare i genitori sono loro che devono spostarsi in Turchia, dove sono liberi di ritrovarsi.

Non è l'unico sacrificio che la donna deve affrontare, visto che, appena arrivata in Italia, è stata costretta, nonostante si fosse già laureata in Iran, a reiscriversi all'Università di Siena, cominciando a studiare da zero, senza neppure conoscere la lingua.

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc.

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