Dalle Marche al Ghisallo per lanciare un messaggio: donare gli organi salva delle vite
A lanciare l'iniziativa sui pedali Laura Carota, compagna di Andrea Micucci, 53enne scomparso nel 2023. Grazie alla sua donazione di organi 5 persone hanno avuto una seconda possibilità
Hanno inforcato la bici per percorrere i 560 chilometri che sperano Civitanova marche dalla cima del Ghisallo. Lo hanno fatto portando sulla schiena il simbolo dell’Associazione nazionale donatori organi e, nel cuore, il ricordo di Andrea Micucci, 53enne volontario Aido deceduto nel 2023: grazie al suo "dono" altre cinque persone hanno avuto una seconda vita.
A Melzo il "dono" di Andrea e i chilometri di Laura
L’iniziativa, promossa da Laura Carota, compagna di Micucci, ha fatto tappa anche a Melzo, dove la donna, insieme al "socio" di pedalata Roberto Turtu e ad altri due membri della comitiva, è arrivata giovedì mattina accolta dai volontari dell’Aido Melzo, dalla presidente Paola Burocco, dal consigliere provinciale Felice Riva e dal sindaco Antonio Fusè. Prima di concedersi una colazione al termine della fatica del primo tratto di strada percorso, i membri della comitiva sono stati ricevuti dal primo cittadino che si è complimentato con loro per l’iniziativa lodevole messa in campo a sostegno di un’associazione come l’Aido che si impegna costantemente nella promozione della cultura del dono. Ai due ciclisti e ai loro accompagnatori è stato consegnato un piccolo regalo, una sorta di ringraziamento da parte della comunità per il messaggio che Laura sta portando in giro per l’Italia.
Sensibilizzare sulla donazione di organi
Questa iniziativa punta a sensibilizzare la popolazione sul senso del dono - ha spiegato Riva - Con la sua morte Andrea ha dato speranza ad altre cinque persone, donando i suoi organi al termine del percorso della sua esistenza. Oggi la nostra associazione si impegna in particolare nello spiegare alle persone il senso di questa scelta, anche attraverso il “sì” alla donazione di organi in Municipio quando si rinnova la carta d’identità.
Nonostante le campagne di informazione promosse da Aido, il numero di oppositori al consenso è ancora alto, ma soprattutto sono tanti coloro che non si esprimono perché non conoscono l’argomento o non vogliono approfondirlo. E’ per questo che l’esempio virtuoso di Laura e di chi come lei ha capito il valore del dono, può veicolare con ancora maggiore energia il messaggio di Aido.