Da Gorgonzola alla provincia di Foggia, tutti in bici contro la fibromialgia
Una pedalata in viola che attraversa l'Italia per sensibilizzare la popolazione sulla sindrome fibromialgica
Per sostenere la lotta contro la cosiddetta malattia invisibile dai 100 sintomi.
Da Gorgonzola alla provincia di Foggia, tutti in bici contro la fibromialgia
In bici contro la fibromialgia, da Gorgonzola a Monte Sant’Angelo (Foggia), attraversando in tredici tappe e in altrettanti giorni, dall’11 al 23 agosto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Puglia, per complessivi 1038 chilometri.
Ad organizzarla è Comitato Fibromialgici Uniti – Italia (CFU – Italia odv) sotto la guida di Lucia Lovecchio, con il patrocinio del Comune di Gorgonzola. La partenza in programma domenica mattina, alle 8.30, da piazza Europa, presenti sia Lovecchio sia la sindaca, Ilaria Scaccabarozzi.
La fibromialgia è una sindrome dolorosa cronica diffusa, associata a rigidità e caratterizzata da affaticamento, la cui causa non è stata ancora chiarita; costituisce una malattia invalidante della quale ne soffrono circa 3 milioni di persone (prevalentemente donne over 35, ma non mancano uomini e bambini in età scolare, il cui numero è in crescita) ma ancora non riconosciuta nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) non dando ai malati diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.
La diagnosi si basa sulla presenza di sintomi complessi che non trova spiegazione in nessun quadro clinico alternativo: non esistono esami di laboratorio o radiologici specifici per diagnosticare la fibromialgia, poiché questa patologia non dà luogo ad alterazioni visibili del sistema muscolo-scheletrico. Il fibromialgico, non è considerato come malato dalle Istituzioni ed è ritenuto sano dalla collettività.
"Dal 2019 l’Amministrazione comunale – spiega la prima cittadina – promuove il riconoscimento e la consapevolezza a sostegno della cosiddetta malattia invisibile dai 100 sintomi per illuminare la strada per la ricerca alla guarigione e a tutto quello che ruota intorno ad una patologia che genera sconforto e isolamento in coloro che ne soffrono. Ringrazio coloro che in sella alle due ruote attraverso lo stivale italiano renderanno questo viaggio idealmente possibile ai fibromialgici e sensibilizzeranno tutte le persone che si incontreranno".
Dieci i ciclisti, un gruppo consolidato che ogni anno fa un viaggio di cui è ‘portavoce’ don Maurizio Pegoraro, parroco di Vimodrone. Un’iniziativa unica nel suo genere, per svariati motivi, come declina Lovecchio.
"A partire saranno persone sane, non affette da fibromialgia, che hanno deciso di spendersi per fare informazione. Avranno la nostra maglia e i nostri zaini con materiale informativo che ad ogni tappa lasceranno agli interessati. È importante – sottolinea – che la sensibilizzazione venga fatta anche da chi sta bene. Ciascuno di noi, lo confermano i dati, ha in famiglia, sul posto di lavoro o nell’entourage degli amici una/un fibromialgica/o, che spesso, per lo stigma legato alla malattia, non si rivela".
Un punto, l’isolamento, cui fa riferimento anche don Maurizio Pegoraro.
"Come gruppo, siamo molto contenti di essere testimoni della causa di CFU-Italia. I nostri viaggi – spiega il parroco – devono avere due punti saldi: una meta che diventa pellegrinaggio, in questo caso il Santuario di San Michele, il viaggio che diventa parola. E l’occasione per trasformare l’isolamento in contatto, considerando che la condizioni di molte persone affette da fibromialgia è proprio l’isolamento, spesso auto inflitto per le difficoltà di condurre una vita di relazioni".
L’iniziativa sarà quotidianamente seguita sulla pagina FB CFU-News. Queste le tappe: Cremona, Correggio, Zocca, Firenze, Chiusi La Verna, Perugia, Spoleto, L’Aquila, Manoppello, Vasto, Lesina, fino all’arrivo previsto per venerdì 23 agosto 2024 al Santuario di San Michele di Monte Sant’Angelo.