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Da Cambiago al Burkina Faso, la missione del cardiochirurgo Laura Cavallotti: "Così aiutiamo i bambini"

La dottoressa, 42 anni, nata e cresciuta in paese, racconta le emozioni vissute a dicembre 2023 durante il suo viaggio con Safe Heart onlus

Da Cambiago al Burkina Faso, la missione del cardiochirurgo Laura Cavallotti: "Così aiutiamo i bambini"
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Il racconto della missione in Burkina Faso della dottoressa di Cambiago, Laura Cavallotti.

Da Cambiago al Burkina Faso, la missione del cardiochirurgo Laura Cavallotti: "Così aiutiamo i bambini"

Da Cambiago al Burkina Faso, in Africa occidentale, per aiutare chi soffre in un contesto difficile. L’esperienza vissuta a dicembre 2023 dal cardiochirurgo Laura Cavallotti, 42 anni, nata e cresciuta a Cambiago, è di quelle che non si dimenticano.

La cambiaghese, che ha studiato Medicina a Monza e si è poi specializzata a Milano (adesso lavora a Pavia), si è unita all’équipe dell’associazione Safe Heart onlus, che si occupa di diagnosi e cura delle patologie cardiovascolari delle popolazioni colpite da guerre e povertà, dopo aver sentito i racconti dei colleghi appena tornati dal Burkina Faso, gli stessi con cui aveva in precedenza condiviso parte del suo percorso formativo e professionale.

"Ho notato nei loro occhi una luce che non avevo mai visto e mi sono proposta per la successiva missione", ha spiegato la dottoressa.

L’1 dicembre dello scorso anno la partenza.

"Arrivata sul posto ho capito subito che, quel che qui è la normalità, laggiù è semplicemente impossibile - ha proseguito la cambiaghese - Ma allo stesso tempo mi ha molto colpito la dignità con cui le persone, in particolare i bambini, vivono e affrontano la malattia, una cosa che da noi ormai è inconcepibile. Sorridono sempre e comunque".

Anche senza acqua o corrente. Il soggiorno della dottoressa è durato una decina di giorni, in cui si sono susseguiti incontri e interventi chirurgici.

"Mi è rimasto nel cuore il caso di Boris, un ragazzino di 13 anni che si è presentato da solo alla visita - ha sottolineato la dottoressa - Era arrivato in ospedale con le gambe gonfie e aveva il cuore dilatato, oltre a due valvole malate a causa della malattia reumatica (patologia batterica che sarebbe facilmente curabile con una banale terapia antibiotica). Lui stesso conosceva perfettamente le dosi di diuretici che stava assumendo".

Bisogna intervenire, perché la sua qualità di vita è già piuttosto compromessa. Ma lui sorride. Ad operarlo, con il cardiochirurgo locale Adama, è proprio Laura. L’intervento riesce alla perfezione.

"Quando poi siamo andati a trovarlo in terapia intensiva, qualche ora dopo, ci racconta che da grande vorrebbe fare l’elettricista - ricorda con affetto la cambiaghese - Perché così potrà portare la corrente nel suo villaggio e vedere le partite di calcio in tv".

Poi però, quando Boris capisce che ad operarlo è stata proprio la dottoressa Cavallotti, la guarda dritta negli occhi e le dice solo: "Merci".

"Un semplice grazie che mi è arrivato dritto al cuore e che difficilmente scorderò - ha concluso la 42enne - Non mi succede spesso, ma mi sono commossa, ricordandomi quanto è bello il mio lavoro e quanto sono fortunata". Infatti, alla prossima missione, dirà di nuovo "presente".

Per aiutare l'associazione con un contributo, l'Iban è: IT17U0303201601010000005969.

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Il giorno della partenza i saluti con parte equipe sala operatoria

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Qui la dottoressa Cavallotti salutando Boris il giorno della partenza

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La foto con Kadja, la ragazzina che non abbiamo potuto operare a Dicembre per febbre ma che è stata operata a marzo 2024 nella successiva missione

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L'inizio dell'intervento di Boris, aiutata da Adama Sawadogo

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Equipe della missione dicembre 2023 (da sn a dx) Paola Oddono (Perfusionista), Agnese Maccarana (specializzanda), Laura Cavallotti (cardiochirurgo), Marco Zanobini (capo missione, cardiochirurgo), Maurizio pesce (ricercatore), Alice Vailati (infermiera sala operatoria), Dominique (referente locale), Stefania Vagnarelli (infermiera SO), Ilaria Giambuzzi (specializzanda, Andrea Mangini (cardiochirurgo)

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I quattro soci fondatori (da sinistra) Samer Kassem, Marco Zanobini, Maurizio Roberto ed Alberto Pilozzi

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La squadra con Adama e anche equipe venuta dal Niger appositamente per collaborare con noi

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