Anniversario

Da 100 anni è il Bollettino che parla alla comunità di Pioltello Vecchia

"La Lampada" dal 1923 è la voce della parrocchia Sant'Andrea. Per festeggiare il secolo si parte con una mostra che ne ripercorre la storia

Da 100 anni è il Bollettino che parla alla comunità di Pioltello Vecchia
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Era il settembre del 1923 quando l’allora parroco della chiesa di Sant’Andrea, don Giuseppe Carrera, decise di accogliere la proposta di inserire una pagina dedicata a Pioltello nella Buona stampa che veniva distribuita dalla Diocesi di Milano. Un secolo dopo, il Bollettino è ancora un realtà attuale, sentita e attesa per la comunità di Pioltello Vecchia.

"La Lampada" spegne cento candeline

Cento candeline, un traguardo importante per "La Lampada", il periodico informativo realizzato dai volontari della parrocchia di Sant’Andrea sin dai suoi albori. Un compleanno che sarà festeggiato in grande, con una serie di eventi allargati a tutta la città. Ma il protagonista è sicuramente il bollettino parrocchiale, in grado di attraversare epoche, guerre, sconvolgimenti e cambi di sacerdoti e generazioni.

Correva l'anno 1923

Da quel 1923 l’informatore ha fatto tanta strada. Piano piano, da una paginetta insertata all’interno della Buona stampa è cresciuto sempre più, sino all’aprile del 1964 quando l’allora parroco don Enrico Civilini decise di staccarsi e di creare "La Lampada". Un nome che doveva essere provvisorio, ma che invece è continuato sempre più a essere un punto di riferimento per la comunità.

Un modo per unire la comunità

Durante la Seconda guerra mondiale don Carrera inviava il bollettino ai soldati in giro per il mondo e pubblicava le lettere che loro inviavano  Veniva consegnato a mano ai parrocchiani, cosa che tuttora accade, ed era un modo per mantenere informata e legata la comunità.

ha raccontato Achille Arosio, che negli ultimi 40 anni è stato anima pulsante de “La Lampada” insieme a Orazio Mascheroni

Un bollettino fatto da e per i parrocchiani e non solo

Con il passare degli anni il bollettino è cresciuto, anche per merito dei tanti volontari dell’oratorio, e più in generale della parrocchia, che si prestavano per fungere da redattori.

Una volta consegnavamo 2.500 copie ogni due o tre mesi, 48 pagine in cui venivano raccontate le iniziative di Sant’Andrea e dell’oratorio, si mantenevano i contatti con i sacerdoti missionari, c’era spazio per rubriche e approfondimenti. Con il passare del tempo i numeri sono calati, così come i volontari coinvolti, ma l’affetto è rimasto uguale. Tutti i sacerdoti che si sono alternati negli anni hanno sempre tenuto di conto il bollettino, sostenendolo anche economicamente quando era necessario.

ha proseguito Arosio.

A riprova di ciò la scelta degli ultimi due parroci, don Aurelio Redaelli e don Giacomo Roncari, che hanno accolto la proposta di digitalizzare anche i numeri più vecchi per creare un archivio digitale de "La Lampada" e di conseguenza della storia di Sant’Andrea.

La mostra al centro don Civilini

Storia che viene raccontata anche attraverso una mostra, curata da Marinella Bonalumi, Antonella Barzago, Gabriella Comaschi e Adriana Gadda, visitabile fino a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.

”La Lampada” in questi 100 anni ha rappresentato tutta la parrocchia ed è stato un elemento di legame, ha generato e permesso di coltivare lo spirito di appartenenza all’interno della comunità, sia per coloro che partecipavano attivamente alle varie attività e iniziative, sia per chi non poteva essere presente.

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