Sull'episodio avvenuto in provincia di Padova

"Cucù" invece di "Gesù": l'ex parroco di Trezzano Rosa e Grezzago perde le staffe: "Meriterebbero il licenziamento"

Don Alessandro Giannattasio, da settembre a Pontirolo Nuovo nella Bergamasca ha alzato la voce dal pulpito sull'episodio di cronaca

"Cucù" invece di "Gesù": l'ex parroco di Trezzano Rosa e Grezzago perde le staffe: "Meriterebbero il licenziamento"
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Don Alessandro Giannattasio contro la censura di Gesù nelle scuole di un paese del Padovano e il presepe "inclusivo" di Avellino: il parroco di Pontirolo Nuovo, da poco spostatosi da Trezzano Rosa e Grezzago si è esposto alla Messa di mezzanotte della vigilia di Natale. "Don Ale", come è ricordato nella sua precedente comunità di fedeli, ha lasciato un grandissimo ricordo nell'Adda Martesana e l'eco delle sue parole è giunta in fretta anche qui.

La presa di posizione di don Alessandro

Chi non riconosce la storicità di Gesù dovrebbe essere sospeso dall’insegnamento. Il presepe? Il Signore ha voluto che Gesù venisse al mondo in una famiglia tradizionale, ci sarà un motivo 

Ha destato scalpore la ferma presa di posizione di don Alessandro durante la celebrazione religiosa della sera della vigilia di Natale, quando il nuovo sacerdote arrivato a Pontirolo a settembre ha colto l’occasione per dire la sua riguardo ad alcuni fatti di attualità. Nello specifico don Alessandro ha parlato delle insegnanti che hanno sostituito il nome di Gesù all’interno di una canzone per bambini con la parola "cucù".

"Meriterebbero il licenziamento, non dobbiamo vergognarci di Gesù"

Una scelta su cui dissento. Le maestre che per “rispetto” cancellano la cultura cristiana dovrebbero, per coerenza, lavorare il 25, il 26 dicembre, e pure il 6 gennaio.

Ne auspico il licenziamento in tronco perché secondo me il loro è stato un atto molto grave, un insegnante non può insegnare a eliminare il diverso: è successo anche che persone di altre culture e religioni, sentendo parlare così una maestra a scuola, si siano sentite libere di incendiare o distruggere i presepi, andando a rimuoverne la sacralità.

Non capisco perché ci si comporta come se Gesù fosse un personaggio storico che dà fastidio al popolo italiano, come se ce ne vergognassimo.

"Presepe con due donne e il bambinello? Falsità storica"

Quanto ai fatti di Avellino, dove il parroco nel presepe ha sostituito la figura di Giuseppe con un’altra donna, don Alessandro ha ricordato ai fedeli presenti in chiesa come anche questo sia un errore storico.

Gesù è nato da un uomo e una donna, è un dato storico che ogni anno ricordiamo e che va rispettato - ha chiarito - Quando saremo nell’aldilà chiederemo al Signore perché ha fatto questa scelta, visto che è onnipotente. Ci sarà un motivo.

Già nei giorni antecedenti all’omelia il religioso aveva espresso la propria opinione attraverso un gruppo WhatsApp, invitando i fedeli a "non cedere a questi tentativi di inganno e mistificazione storica".

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