Covid in Lombardia, dati confortanti: in calo i ricoveri
La situazione nella nostra regione aggiornata a oggi, martedì 25 gennaio 2022.
Covid in Lombardia, dati confortanti: in calo i ricoveri. La situazione nella nostra regione aggiornata a oggi, martedì 25 gennaio 2022.
Covid in Lombardia, i dati di oggi martedì 25 gennaio
Diminuiscono i ricoverati nelle terapie intensive (-1) e nei reparti (-5). A fronte di 253.197 tamponi effettuati, sono 28.372 i nuovi positivi (11,2%).
- Tamponi effettuati: 253.197, totale complessivo 29.551.187
- Nuovi casi positivi: 28.372
- Ricoverati in terapia intensiva: 264 (-1)
- Ricoverati non in terapia intensiva: 3.411 (-5)
- Decessi, totale complessivo: 36.684 (+70)
I nuovi casi per provincia:
- Milano: 7.832 di cui 3.028 a Milano città;
- Bergamo: 2.686;
- Brescia: 4.714;
- Como: 1.461;
- Cremona: 1.103;
- Lecco: 880;
- Lodi: 512;
- Mantova: 1.635;
- Monza e Brianza: 2.589;
- Pavia: 1.701;
- Sondrio: 426;
- Varese: 2.041.
Il governatore Fontana: "Situazione in netto miglioramento"
"Con i colleghi presidenti di Regione siamo d’accordo: la situazione epidemiologica è in netto miglioramento in tutto il Paese, quindi occorre impostare una nuova strategia che consenta ai nostri territori di riprendere a far correre l’economia e ai cittadini di tornare a vivere con più serenità - ha sottolineato il governatore lombardo Attilio Fontana al termine dell’incontro con tutti i i presidenti di Regione che si è svolto a Roma - La nostra proposta sarà quella di superare il sistema dei colori, concentrare il tracciamento solo sui soggetti sintomatici, calcolare i ricoveri Covid escludendo i pazienti positivi in ospedale per altre patologie. Proposta che come Lombardia avevo già avanzato la scorsa settimana. Un capitolo a parte riguarda le scuole. Sono sempre più numerose le segnalazioni di famiglie bloccate in casa dal caos di regole complicate, spesso attuate diversamente da dirigenti scolastici che faticano a raccapezzarsi. Serve una semplificazione e soprattutto una continuità didattica per i ragazzi, per gli insegnanti e per le famiglie. Crediamo che la strategia più appropriata sia focalizzare l’attenzione sugli studenti positivi sintomatici, soprattutto alla luce della protezione data dai vaccini".