archeologia industriale e futuro

Così rinascerà l'ex Linificio Canapificio Nazionale di Fara Gera d'Adda

Un progetto di rigenerazione urbana da 90 milioni per ridare vita a un'area da centomila metri quadrati

Così rinascerà l'ex Linificio Canapificio Nazionale di Fara Gera d'Adda
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L'ex Linificio Canapificio Nazionale di Fara Gera d'Adda ha un futuro. E' stato messo nero su bianco in un maxi-progetto per il recupero dell’intera area presentato nei giorni scorsi al Municipio rivierasco, come raccontano i colleghi di Prima Treviglio. E presto l'opera di recupero dell'opificio sarà inserita nel bando di attrazione di investimenti internazionali da parte di Regione Lombardia.

Da opificio a centro di servizi

L'investimento previsto è tra gli 80 e i 90 milioni di euro. Consentirà di rispettare l’archeologia industriale del sito e recuperarlo completamente attraverso un mix di funzioni: produttivo, servizi, residenziale.

La vecchia fabbrica ospiterà negozi, laboratori, bar, ristoranti e residenze, anche per anziani, per un progetto di rigenerazione urbana senza precedenti nella Gera d'Adda che ridarà vita ad una struttura caratterizzata da importanti e splendide architetture di archeologia industriale, riscoperte recentemente anche dal Fondo ambiente Italiano. L’operazione è di quelle da lasciare a bocca aperta e potrebbe concretizzarsi da qui a cinque anni.

L’architetto progettista è Paolo Piccinini, con studio a Prato.

La fabbrica fu fondata nel 1870 e occupa una superficie di centomila metri quadrati.

Il futuro prende forma

Così Maurizio Cornale, l’amministratore delegato dell’azienda proprietaria dell’area, Immobili e Partecipazioni srl.

Ci preme evidenziare che questo non è un progetto esecutivo, ma un’idea di base relativamente a cosa si potrebbe realizzare nell’area a seguito del bando regionale e dei finanziamenti privati che questo potrebbe portare.

E’ una premessa importante, non vogliamo che qualcuno possa pensare che i lavori siano imminenti

Ha aggiunto il progettista

Si tratta di una proposta preliminare di riqualificazione dell’intera area, con l’obiettivo di recuperarne quanta più possibile.

E' previsto un flessibile mix di funzioni, con strutture per l’istruzione o la formazione, laboratori di ricerca e sviluppo, laboratori di produzione artigianale, spazi di lavoro condiviso (co-working), piccoli uffici privati, spazi espositivi (show room aziendali, gallerie d’arte, esposizioni temporanee), spazi per eventi promozionali e convegni, negozi, bar e ristoranti, mercato settimanale e mercatini all’aperto, palestre e circoli sportivi, strutture ricettive (B&B, bike-hotel, ostelli), residenze per anziani e/o foresterie, area residenziale. Categoricamente escluse, invece, le eventualità di realizzarvi una logistica o un centro commerciale.

Progetto di recuper dell'ex linificio canapificio nazionale di fara gera d'adda Progetto di recuper dell'ex linificio canapificio nazionale di fara gera d'adda

La fabbrica originaria

La struttura originaria sarà gelosamente conservata. Così ancora Piccinini.

Teniamo molto a conservare l’idea originaria della fabbrica, perché è molto bella: l’archeologia industriale è un valore importante, e sarebbe un peccato perdere un edificio che ha fatto la storia di Fara e della sua comunità.

Il successo della nostra iniziativa si misurerà proprio nel trovare relazioni col contesto del paese, attraverso compenetrazioni di funzioni di attrazione superiore (Milano, per esempio), ma anche mantenendo le relazioni con la cittadina, auspicate anche dall’Amministrazione comunale.

ex linificio canapificio nazionale di fara gera d'adda
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Progetto di recuper dell'ex linificio canapificio nazionale di fara gera d'adda
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Il nodo dei finanziamenti

Per trasformare i buoni auspici in realtà serviranno un procedimento urbanistico e dei finanziamenti (il costo stimato è di 90 milioni di euro). Ha concluso l'architetto:

Il primo passaggio ora è che Regione Lombardia inserisca l’area nel proprio portale Invest in Lombardy. L’anno prossimo, poi, speriamo di essere selezionati dall’Istituto del Commercio estero nell’ambito del programma nazionale di progetti esposti al Salone internazionale degli investimenti immobiliari, che si è appena tenuto a Cannes.

Per il resto, occorrerà circa un anno perché venga perfezionato il Piano delle regole.

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