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Cop26: dalla Martesana al vertice mondiale sui cambiamenti climatici

Segrate è una delle tre città selezionate. Presenterà il progetto del Chilometro verde.

Cop26: dalla Martesana al vertice mondiale sui cambiamenti climatici
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La città di Segrate, come ha ammessolo stesso sindaco Paolo Micheli, ha una grande responsabilità: rappresentare l'Italia (insieme al Comune di Poggibonsi) alla conferenza delle Nazioni unite sul clima.

Segrate protagonista a livello mondiale sulle tematiche ambientali

Segrate, Poggibonsi (in Toscana) e Cascais (in Portogallo) sono le tre città selezionate per partecipare alla Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici  (Cop26) in corso a Glasgow fino al 12 novembre 2021. Un grande onore per la cittadina della Martesana e, come ha sottolineato il sindaco Micheli, anche una grande responsabilità.

"I temi ambientali diventeranno centrali nell'agenda politica e in quella delle famiglie - ha detto - Sono convinto che le politiche green passino anzitutto da ciò che facciamo noi amministratori locali. Su questo tema c'è bisogno di spavalderia, e Segrate non si è mai tirata indietro".

Il Chilometro verde

La città ha già investito su diversi progetti innovativi come il Bicibus che porta i bimbi a scuola. La candidatura della città è stata accettata tra tantissime richieste provenienti da tutto il mondo. Martedì 9 novembre alle 18.30, con un collegamento in diretta videoconferenza, Micheli presenterà al più importante vertice internazionale sul clima, al quale partecipano capi di stato, esperti, attivisti e grandi aziende per concordare iniziative concrete per proteggere il pianeta e le generazioni future, l’innovativo progetto del Chilometro verde e le azioni che l’Amministrazione comunale sta adottando per mitigare i cambiamenti climatici.

"Presenteremo al mondo le nostre idee di sviluppo sostenibile, perché anche una piccola realtà come Segrate può essere grande protagonista nella lotta per limitare il riscaldamento globale - ha commentato - Molte azioni le abbiamo già completate come la sostituzione di ben 3.600 lampade pubbliche con i led che abbattono del 65 per cento i consumi di energia elettrica; altre sono in corso d'opera, ad esempio i progetti di rimboschimento urbano Re Lambro e ForestaMi che ci consentiranno entro il 2030 di piantare un albero per ciascuno dei 36.000 abitanti segratesi; altre ancora le avvieremo insieme in questi anni: progetti di sostenibilità ambientale e iniziative di sensibilizzazione anche ambiziosi. Vogliamo che Segrate diventi un esempio di buone pratiche, partendo da piccole azioni, ma pensando in grande. Non sono solo i sindaci e gli amministratori locali a essere chiamati già da oggi ad essere concreti nella lotta al cambiamento climatico in ogni città, in ogni comune piccolo o grande. Anche tutti i cittadini devono avere coraggio e spirito d'iniziativa. Tutti dobbiamo sentirci coinvolti e la partecipazione deve essere agevolata. La rivoluzione parte da tutti noi. A Segrate il cambiamento è già iniziato negli ultimi anni: la tutela del nostro territorio da nuove gigantesche speculazioni edilizie e colate di cemento ha favorito lo sviluppo di un progetto articolato che abbiamo ribattezzato Chilometro verde, composto da più aree come il Golfo Agricolo, il Nuovo Centroparco, il Parco Alhambra e il Giardino Megalizzi”.

A spiegare nel dettaglio il progetto del Chilometro verde è il vicesindaco Francesco Di Chio, assessore delegato al Territorio e alla Transizione Ecologica:

“Ciò che porteremo all'attenzione della Cop26 sarà la riprogettazione della Cassanese. Oggi questa strada taglia in due la città da est a ovest, con le sue quattro corsie, due per senso di marcia. Nei prossimi anni, col completamento della Nuova Cassanese, ne ridurremo drasticamente l'asfalto lungo i 3,3 chilometri cittadini, per piantare alberi e creare nuovi prati, percorsi pedonali e ciclabili. La strada diventerà un corridoio verde verso Milano, ridurrà la frammentazione territoriale e favorirà le connessioni tra i quartieri e i parchi circostanti e si stima che ridurrà le emissioni di Co2 nella zona del 70 per cento. Sarà un luogo identitario e di aggregazione comunitaria oltre che un nuovo polmone d'ossigeno”.

Il progetto del Chilometro verde è in fase di sviluppo: è già stato lanciato il Concorso di idee riservato agli studenti iscritti a corsi di Laurea specialistica in Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni presso gli atenei universitari locali, nazionali e internazionali. La seconda fase prevede un vero e proprio concorso internazionale e la partecipazione a bandi regionali ed europei che garantiranno le risorse finanziarie per la sua realizzazione.

"Per noi sarà una vetrina pazzesca, davvero incredibile", ha concluso il sindaco, che ha ringraziato la dirigente Anna Paola De Lotto e e impiegate dell'Ufficio Europa.

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Da sinistra, Anna Paola De Lotto dirigente del settore Territorio e sviluppo economico, e le ragazze dell'Ufficio Europa

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