Sanita'

Contenzione fisica in psichiatria, se ne parla in un incontro in ospedale

Il convegno, rivolto ad operatori del settore, vedrà anche la partecipazione di una dozzina di operatori del servizio di psichiatria di Pavia interessati all’applicazione dell’approccio No-Restraint nel reparto di Asst Melegnano Martesana

Contenzione fisica in psichiatria, se ne parla in un incontro in ospedale
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Contenzione fisica in psichiatria con l'obiettivo No-Restraint.

Incontro tra specialisti

Contenzione fisica in psichiatria, se ne parla in un incontro in programma per domani, venerdì 13 giugno 2025, in aula magna presso l’ospedale Predabissi.

A illustrare i risultati della ricerca “L’esperienza del paziente sottoposto a contenzione fisica in contesti psichiatrici: un’analisi linguistica, sentimentale e metaforica”, sarà Cecilia Spallarossa, ricercatrice dell’Università di Pavia specializzanda in psichiatria del San Matteo, coautrice dell’analisi cui ha partecipato Federico Durbano, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze di Asst Melegnano Martesana (il Dipartimento di Salute mentale si trova a Gorgonzola).

L’analisi affronta il delicato tema della contenzione fisica con un occhio particolare agli effetti sui pazienti che vengono sottoposti ad una pratica per il cui superamento, in nome di principi di rispetto e cura della “persona” nella sua interezza, è necessaria una revisione di automatismi consolidati e una crescente attenzione a rispetto e ricerca di diverse modalità di cura.

Il convegno, rivolto ad operatori del settore, vedrà anche la partecipazione di una dozzina di operatori del servizio di psichiatria di Pavia interessati all’applicazione dell’approccio No-Restraint nel reparto di Asst Melegnano Martesana. Previsto nell’ambito delle iniziative promosse dal Gruppo di Miglioramento, l’evento ha appunto come obiettivo la presentazione e la riaffermazione dei principi e degli approcci No -Restraint, base etica e operativa della Unità operativa di Psichiatria (Uop) del Predabissi, diretta da Enrico Giuliani, che è una delle 15 Unità – sulle 320 operative in Italia – ad attuare l’obiettivo di raggiungere la “contenzione 0”.

La contenzione meccanica per essere superata necessita della grande motivazione di tanti attori, e della convinzione che non è pratica “normale”. Necessita della volontà di porsi ogni volta la domanda “ma si può fare diversamente?” cui trovare risposta grazie ad uno stile di lavoro condiviso dalla direzione strategica aziendale fino all’ultimo operatore. Il percorso è difficile ma non impossibile

ha spiegato Giuliani. E la Uop del Predabissi lo dimostra, con numeri prossimi allo 0 e l’impegno a lavorare per raggiungere l’obiettivo posto.

Il convegno in programma nella giornata di venerdì diventa ulteriore tassello di formazione e motivazione per una medicina che conferma l’attenzione al paziente inteso come persona da accogliere e accompagnare a 360° in quello che è il percorso di cura individuato

ha detto il Direttore Generale di Asst Melegnano Martesana Roberta Labanca.

 

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