Confalonieri, da sessant'anni veste i cittadini di Gorgonzola
Un marchio riconosciuto, nato dall'intuizione di Ignazio Confalonieri, di rientro dalla Seconda guerra mondiale, e proseguito con la figlia Marialuisa

Qualità e assistenza per garantire il migliore servizio sono il marchio di fabbrica di Confalonieri Moda di Gorgonzola. Elementi che hanno permesso al negozio di abbigliamento e alla sua titolare, Marialuisa Confalonieri, di mantenere aperto l’esercizio da sessant’anni e ricevere il riconoscimento di "Attività Storica e di tradizione" conferito da Regione Lombardia.
La storia del marchio Confalonieri
Ignazio Confalonieri, il padre di Marialuisa, appena tornato dal servizio militare, al termine della Seconda guerra mondiale, inizia la sua attività di sarto da uomo nella bottega di un maestro sarto milanese. Nel 1957 comincia a muoversi autonomamente, iscrivendosi all'albo delle imprese artigiane in qualità di sarto. E poi, nel 1964 chiede e ottiene dal Comune di Gorgonzola la licenza per la vendita di tessuti e abbigliamento da uomo e donna. L’anno successivo apre quindi il negozio in piazza De Gasperi, che da allora accompagna generazioni di gorgonzolesi. Inizialmente era coaudivato nell'attività dalla moglie, Agostina Sala.
Dal 1994 continua l'impresa la figlia, Marialuisa Confalonieri, che già al termine degli studi per diventare operatore turistico si era appassionata all'attività di famiglia.
Il negozio vanta una lunga tradizione di ricerca e selezione di capi di qualità per la propria clientela - ha spiegato Marialuisa - Il nostro obiettivo è quello di proporre abiti di qualità, per le cerimonie e non solo, che si mantengano nel tempo, affiancando il cliente nelle sue scelte e fornendo una costante assistenza. Negli anni sono cambiate tante cose, specialmente negli ultimi tempi. Il commercio è cambiato, ma noi cerchiamo di resistere.
Marialuisa, sin da piccola, ha respirato l’ambiente sartoriale.
Sono sempre stata coinvolta nelle mansioni minori - ha detto - Per esempio seguivo le sfilate da uomo a Sanremo insieme a mio papà, anche quando ero adolescente. L’aria la respiravo già da piccola. Aiutavo a piegare i tessuti e le stoffe, su indicazione di mio papà, che mi ha trasmesso il suo lavoro e permesso di comprendere il modo giusto per scegliere il campionario delle stoffe. Sono parte di quella vecchia generazione di artigiani e commercianti, che ha tentato di conservare i clienti storici da Gorgonzola e dai paesi limitrofi, come Bellinzago o Gessate. Sono poco fisionomista, ma quando mio marito mi dice che ha incontrato qualcuno la prima cosa che chiedo sempre è “Cosa indossava?”.