Progetto

Con Stam insieme per ascoltare le esigenze del territorio

Alcune realtà del territorio hanno dato vita a Stam, lo Staff Territoriale Adda Martesana che ha come obiettivo promuovere iniziative condivise e ascoltare le esigenze del territorio

Con Stam insieme per ascoltare le esigenze del territorio

Negli scorsi mesi alcune realtà del territorio della Martesana si sono raccolte attorno a un obiettivo comune: costruire uno spazio, un luogo in cui ragionare insieme su idee e occasioni da offrire alla comunità. Il gruppo è composto da alcune associazioni e cooperative attive nei 28 Comuni dell’Adda Martesana e si è dato il nome di Stam, acronimo che sta per  Staff Territoriale Adda Martesana, una realtà  di promozione di iniziative condivise e rilevazione di esigenza delle comunità.

Il percorso che ha portato alla nascita di Stam

Siamo partiti negli scorsi mesi con una prima azione ideata e realizzata da una parte delle realtà dello Stam: APS Artorise, Coop. Comin, Ecomuseo, Infinite Officine, Lag libera associazione genitori, Coop. Milagro, APS Mulino Bruciato. Ci è sembrato interessante, per chi come noi si occupa e preoccupa della comunità, provare a dare voce ai cittadini e raccogliere il loro sguardo, le loro aspettative e le loro valutazione del benessere/malessere del luogo in cui vivono. La domanda che ci siamo posti è: “Come sta la nostra comunità?”

hanno raccontato i promotori dell’iniziativa. Che hanno cosi raccolto voci e pareri con piccole interviste nei luoghi che quotidianamente vengono vissuti sia personalmente che professionalmente, ascoltando i piccoli cittadini 8/9 anni che incontrano negli spazi compiti o nelle occasioni educative territoriali, adolescenti e giovani incrociati nei luoghi di aggregazione e una fetta di adulti fino ai 70anni sui diversi territori.

La domanda che ha guidato la nostra raccolta è stata molto semplice e diretta: “Dove sto bene e dove sto male nel mio paese e nei luoghi della Martesana che frequento?” Tante voci diverse, tante esigenze e tanti punti di vista e aspettative rispetto al proprio abitare un territorio, ma alcune idee sono ritornate un po’ in tutte le interviste, al di là dell’età dei cittadini o del paese in cu abitano. Star bene e star male non è spesso legato ad un luogo, ma molti riportano come il modo in cui viviamo in un luogo fisico (territorio) è inseparabile dalle relazioni che costruiamo con le persone, con la comunità e con l’ambiente stesso.

La Martesana è da tutti riconosciuta come un luogo carico di relazioni: “abito in un paese di piccole realtà, piccoli gioielli, piccole relazioni che mi fa star bene” (un ragazzo di 28 anni); “il mio star bene dove abito dipende dalle situazioni e dalle persone che incontro, non tanto dal luogo in sé” (adulto di 43 anni). E ancora: “io sto bene in tutti quei posti dove posso fare tante cose con i miei amici, sfogarmi e non pensare alle cose che mi creano ansia” (ragazzo 14 anni).

L’altra voce che ritorna in molti incontri riguarda invece il fatto che abitare un territorio implica una responsabilità di prendersi cura di esso: “sto male tutte le volte che devo stare in luoghi o messi male o usati in modo non corretto” (ragazzo 14 anni); “io sto bene nei parchi e dove ci sono campi da basket anche se sto male quando c’è sporcizia, o ci sono le reti dei canestri rotte o sono in una scuola che cade a pezzi” (16 anni).

Tra gli aspetti più positivi emersi dalle interviste la presenza di spazi verdi e la possibilità di poter fruire delle piste ciclabili e di attività all’aria aperta. L’Adda Martesana viene riconosciuto come un territorio “ricco di persone che si prendono cura degli altri, di molte associazioni di volontariato e di persone che rendono accogliente il posto dove abiti”.

Tra i lati negativi, invece, la diffusione dei centri commerciali che rischia di svuotare le attività commerciali dei singoli paesi e impoverire alcuni centri, soprattutto nella fascia serale, lasciando spazio a comportamenti spesso fuori contesto. Anche il trasporto pubblico spesso non risulta efficiente e non aiuta a spostarsi da luoghi molto vicini, ma mal serviti, soprattutto la sera.

Una signora di 62 anni, pur parlando del posto dove abita come molto attrattivo, con numerosi servizi e iniziative, segnala come spesso non è semplice utilizzare tutto quello che c’è a disposizione come cittadini: “spesso ci sono una serie di offerte ma sembrano rispondere solo a chi già maneggia una serie di competenze ed essere poco prendibili per le persone più fragili. Troppe procedure e regole per raggiungere ciò di cui ho bisogno, poco tempo e non il tempo giusto per me”.

Complessivamente sono state più di 40 le voci raccolte, ma è solo il primo passo:

Se avete voglia di far parte del nostro gruppo e creare con noi altre iniziative simili, o continuare a indagare come sta la Martesana, è semplicissimo! Registra un tuo vocale o intervista i tuoi conoscenti e produci un audio di massimo 2 minuti in cui:

  •  Ti presenti/chiedi di presentarsi (solo nome, età, zona/comune di residenza o altre info che vuoi condividere).
  • Rispondi/chiedi di rispondere alle domande “Dove sto bene?” e “Dove sto male?”
  • Invia il tuo audio via WhatsApp al 3515907406 o chiedi di far parte del gruppo dello Stam.