Inclusione

Con la sua ricerca di un lavoro sfida ogni pregiudizio

Giovanni Protopapa vive a Pozzuolo e ha 37 anni e ha una disabilità. Dopo un tirocinio finito male, ha ripreso la sua ricerca di un impiego senza darsi per vinto.

Con la sua ricerca di un lavoro sfida ogni pregiudizio
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In seguito a un tirocinio terminato dopo alcune settimane, Giovanni Protopapa è rimasto disoccupato.
"Datemi una possibilità di dimostrare quanto valgo, voglio mettermi in gioco", questo l'appello del 37enne disabile che, nonostante il licenziamento, non si è perso d'animo e continua a cercare lavoro.

Un tirocinio finito prematuramente

A fine marzo l’azienda di Milano presso la quale aveva iniziato un tirocinio, ha deciso di interrompere il rapporto di lavoro.

Mi hanno detto che quell’impiego non era adatto a me. Ma io ho studiato Ragioneria, ho sempre svolto mansioni simili. Magari fatico a imparare, ma alla fine era un tirocinio mi stavano formando

E in effetti il suo curriculum parla chiaro: una lunga lista di esperienze lavorative che parte dal 2005 e include agenzie immobiliari, cooperative e anche una compagnia aerea, la Klm, dove aveva ricoperto il ruolo di addetto ai Servizi generali.

Troppi pregiudizi, ma poi la gente si ricrede

"La disabilità è un problema solo al primo impatto, poi la gente si è sempre ricreduta", ha raccontato Protopapa, che ha una lunga lista di aneddoti per dimostrarlo.

Zoppico e quindi coprire quei pochi metri che mi separavano dalla cattedra ha richiesto qualche minuto di troppo. Mentre camminavo, la presidente di commissione mi guardava probabilmente pensando “ecco un altro che verrà promosso con 60”, ma alla fine degli orali mi ha fatto i complimenti e sono stato promosso con 80

Impossibile non notare la sua determinazione e la sua voglia di fare, due caratteristiche che gli hanno permesso di conquistarsi la fiducia e la stima di alcuni dei suoi datori di lavoro.

Quando lavoravo per una cooperativa di Cassano, un giorno chiacchierando col mio capo gli ho raccontato del libro che avevo scritto - ha continuato - Lui mi ha chiesto perché non avessi provato a pubblicarlo e io gli ho risposto che era difficile che una casa editrice si interessasse a me. Mi disse “Allora fallo tu”. Così mi ha portato in una copisteria, dove ho stampato 600 copie che ho venduto autonomamente.

 

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